Non si sono ancora spente le polemiche per il grossolano errore nel calcolo degli scarti termici del mese di Ottobre (che avevano attribuito erroneamente all’Asia Centrale valori troppo elevati), che anche adesso ci troviamo di fronte ad anomalie molto rilevanti sul nostro Pianeta.
Nella giornata di ieri, si sono rilevati infatti scarti termici molto elevati in corrispondenza del nostro Polo Nord: si sfiorano i venti gradi oltre la norma nella zona settentrionale delle Svalbard e ad est della Groenlandia.
Questa tendenza è in atto da alcuni giorni, e potrebbe essere legata al trasporto di aria calda da parte dell’Anticiclone delle Azzorre, esteso fino alle latitudini più elevate, e che, di conseguenza, ha portato all’arrivo di aria fredda sul nostro Continente.
In effetti, notando le temperature massime della giornata di ieri, si vede come siano state piuttosto elevate sulle Svalbard, che hanno toccato valori di +0,6°C ad Hornsund, e di -0,2°C a Barencburg, ma è stato caldo anche sul settore nord scandinavo e russo.
Qui si sono raggiunte massime di +2,7°C al Faro di Sletnes, e +2,6°C a Vardo, sulla Norvegia settentrionale, e di +0,0°C ad Arcangelo, in Russia.
Per la cronaca, le navi attualmente poste vicino al Polo Nord (a circa 85° di latitudine), segnalano temperature attorno ai -16°; -19°C, piuttosto elevate per il 24 di Novembre.
Tali scarti termici elevati attribuiti alla zona Artica potrebbero dunque essere attendibili, anche se in queste zone le stazioni di rilevamento sono decisamente scarse.
Lo stesso si può dire del Continente Antartico, a cui le rilevazioni NOAA attribuiscono scarti termici negativi ugualmente imponenti, pari a 15-20°C al di sotto della norma.
Qui si è registrata la temperatura minima più bassa nella stazione di Concordia, dove il termometro è sceso fino a -47,9°C.
Nel Nord Emisfero, le temperature al di sotto della norma sono presenti sul Continente Europeo, in Alaska, e sugli Stati Uniti orientali, mentre fa caldo sull’Asia Centrale, in Groenlandia, su parte del Continente Nord Americano.
Nel sud Emisfero, le temperature al di sopra della norma si limitano alla Nuova Zelanda, a parte del Sudafrica e del Sudamerica, mentre fa decisamente freddo in Australia.
La sensazione che si evince è che attualmente l’Estate incipiente si presenti fredda sull’Emisfero meridionale, mentre le aree di caldo prevalgono sul nostro Emisfero.
Sorprende, tuttavia, che nonostante le elevate temperature rilevate nella zona artica, i ghiacci polari siano invece in posizione avanzata, quasi nella norma, e prossimi comunque a superare i limiti di estensione degli ultimi anni.
Il che potrebbe fare nascere sospetti che ci siano degli errori nel calcolo degli scarti termici su queste zone, anche se, sicuramente, la temperatura della zona compresa tra le Svalbard ed il nord della Scandinavia sono decisamente elevate.