Un raro “Nor’Easter” maggiolino ha interessato la costa est degli USA, portando intense piogge sul Sud Carolina ma soprattutto sul Nord Carolina. Nella regione a ovest di Goldsboro si stima siano caduti 300 mm abbondanti in 12 ore. Dati misurati sono invece, in Sud Carolina, i 76 mm di Wilmington di giovedì 5 maggio e i 63 mm di Cape Hatteras di venerdì 6 maggio. Venerdì è stata interessata da piogge abbondanti anche la Virginia, con 23 mm caduti a Norfolk. La pressione è scesa fino a 1004 hpa sulla terraferma, a Cape Hatteras, e a 1001 hpa in mare, dove le onde hanno raggiunto i 6 metri di altezza.
Per quanto riguarda l’intensità del vento, sono state raggiunte, nelle raffiche, le 61 miglia orarie a Cape Hatteras (alle 16 GMT del 6 maggio), le 54 miglia orarie a Beaufort, le 53 miglia orarie a Cherry Point, tutte nel Nord Carolina.
Tra mercoledì notte e venerdì intensi rovesci hanno colpito la città uruguaiana di Rocha, con 76 mm caduti in 36 ore. La media pluviometrica di maggio è 71 mm.
Sabato 7 maggio, correnti fredde nordoccidentali provenienti dalle Isole Britanniche hanno attraversato la regione francese e germanica, andando ad impattare sul versante nord delle Alpi. Questo si è tradotto in una giornata fredda e piovosa in molte regioni, con neve in montagna a quote neppure molto elevate. Alla Zugspitze, tetto della Germania a 2962 m, sono caduti, fino alle 18 GMT, 3 mm di neve fusa e l’attuale spessore del manto è salito a 365 cm. Sulla montagna gli estremi termici sono stati -9,8°/-5,6°C e le raffiche di vento da nordovest hanno superato le 65 miglia orarie, come pure ai 1493 metri del Feldberg, la cima più alta della Foresta Nera. 9 mm di neve fusa sono scesi anche, a quote molto più basse, ai 1142 metri del Brocken, cima più alta dell’Harz, dove gli estremi termici sono stati -1,6°/1,2°C e il vento da nordovest ha toccato le 50 miglia orarie.
In Austria, oltre che ai 3105 m del Sonnblick, la neve è caduta anche (6 mm di neve fusa fino alle 18 GMT) ai 1621 m di Feuerkogel, dove la massima non ha superato gli 1,8°C (-2,3°C la minima). Anche qui vento forte,con raffiche fino a 74 miglia orarie.
Giovedì e venerdì scorsi piogge molto intense hanno interessato parte della Cina orientale, come pure molte aree della penisola di Corea e del Giappone meridionale. Nella provincia cinese di Guangdong, nel sudest del paese, per esempio, sono caduti 152 mm in 24 ore, tra giovedì mattina e venerdì mattina, ora locale, a Fogang. Hamhung, in Nord Corea, è stata investita da 183 mm nelle 24 ore antecedenti la sera di venerdì, ora locale. Nel sud del Giappone la precipitazione è stata molto notevole a Shionomisaki, nel sud di Honshu (186 mm venerdì), a Owase (97 mm venerdì), a Kagoshima, su Kyushu (118 mm giovedì, ulteriori 5 mm venerdì).
Gran parte dell’Indocina anche venerdì scorso si è trovata sotto una cappa di caldo intenso e afoso, soprattutto in Thailandia. A Prachin Buri, sono stati registrati oltre 41°C di massima, circa 6°C oltre la media del periodo. A Bangkok, capitale del paese, la massima è stata 37,7°C (dopo una minima di ben 29,8°C), ma in considerazione dell’elevata umidità, l’indice di calore ha raggiunto i 56°C.
Venerdì 6 maggio i picchi di caldo nel Sahel sono stati raggiunti nell’entroterra del Senegal, dove Podor ha toccato 45,0°C e Matam 44,6°C. Come accade quasi sempre, molto più fresca Dakar, sulla costa, con una massima di 26,8°C, mitigata dalla brezza oceanica. A Podor maggio è il mese più caldo dell’anno, ma la media delle massime è molto più bassa del valore registrato il 6 maggio, visto che si attesta a 40°C (il record è invece 47°C).