L’affondo della corrente a getto polare sull’entroterra algerino ha generato un’autentica “bomba”, andando ad interagire con il ramo sub-tropicale del getto d’alta quota: si tratta di scenari atipici con aria insolitamente fredda sul cuore del deserto che contrasta direttamente con quella di provenienza tropicale! Il contributo del fattore orografico (la Catena Montuosa dell’Atlante) ha innescato la formazione di un profondo vortice di bassa pressione sull’entroterra libico, ben strutturato anche in alta quota (goccia fredda). Ad esso si associa un ammasso perturbato, che sta portando piogge e temporali consistenti nell’angolo desertico compreso fra la parte meridionale della Tunisia e le zone confinanti dell’est Algeria e dell’ovest della Libia. La depressione, in risalita verso nord, attualmente è collocata sulle coste occidentali libiche, con la parte settentrionale dell’ammasso perturbato che si è così estesa verso le regioni meridionali dell’Italia. Oltre alla pioggia, evento già estremamente raro in alcune zone interessate, si attende la caduta della neve sui monti oltre i 1000-1200 metri.
Al momento le precipitazioni maggiori hanno colpito la parte nord dell’Algeria (comprese la Capitale), con punte di oltre 50 millimetri nelle ultime 24 ore, ma si temono possibili eventi estremi e locali alluvioni lampo nelle prossime ore, per l’acutizzazione del maltempo sull’entroterra. Ma che succede al clima? Ovviamente si tratta di eventi del tutto insoliti, che però si sono già verificati anche negli scorsi mesi, a conferma di una circolazione anomala ad ampia scala che consente il verificarsi di queste ciclogenesi perturbate a latitudini così basse. Negli ultimi mesi la lacuna nord-africana si è più volte proposta con enfasi, appena un mese e mezzo fa registravamo piogge e nevicate in pieno deserto. Se guardiamo a quello che è accaduto a febbraio, si scopre come il Nord Africa sia stato assoggettato a clima più freddo della norma, con precipitazioni ben sopra la norma proprio nell’angolo desertico di confine tra Tunisia, Algeria e Libia.