Ottobre è il mese della transizione fra il semestre freddo e l’estate antartica; mese di stampo ancora invernale, con la progressiva salita del sole sopra all’orizzonte, tende a ridimensionare i minimi termici. Alla base Amundsen-Scott, le temperature medie passano dai -59,2 °C di settembre ai -51,3 °C di ottobre. Il 2006 tuttavia, si sta caratterizzando per un prolungarsi del clima rigido, sia in ampie aree del plateau che lungo certi settori costieri.
Si segnala, prima di tutto, la minima raggiunta a Dome Fuji il 12 ottobre, con -70,8 °C; ma anche ad Amundsen-Scott i valori rimangono bassi, nettamente sotto la media. Secondo l’archivio della base al Polo Sud geografico, infatti, la normale per il periodo 1-12 ottobre si attesta a -53,9 °C; l’attuale scorcio del mese invece, ha fatto registrare -57,0 °C, con una sequenza di valori costantemente al di sotto dei -60 °C. Si segnala anche la base inglese Halley, sulla costa occidentale dove, il 13 ottobre alle 0500 UTC, gli strumenti hanno segnato -38,1 °C: un valore molto basso, dato il periodo, per un sito dove la media di ottobre è di -19,7 °C.
Parrebbe comunque di poter dire che il nucleo di grande freddo sia centrato nel settore Ovest del continente, poiché né Vostok, né le basi costiere orientali fanno registrare temperature fuori norma. A Dome C II per esempio, la stazione automatica che sorge a 3.250 metri di quota e a pochi chilometri dalla base italo francese Concordia, il 12 ottobre si è andati a -59,1 °C.