E’ la seconda ondata di freddo intenso che colpisce l’artico russo in questo inizio d’anno. La prima, tra l’1 e il 3 gennaio, era arrivata a sfiorare soltanto la soglia dei -40 gradi, fermandosi ai -39,7°C di Izma il 2 gennaio. Questa volta il muro dei -40°C è stato abbattuto, per la prima volta quest’anno e questa stagione invernale nella Russia europea, ma non per la prima volta in Europa, il 9 dicembre scorso infatti la località svedese di Nikkaluokta era scesa a -40,8°C.
La prima località russa a tagliare il traguardo è stata ieri Hoseda-Hard, che alle 12 UTC (le 13 ora italiana) ha fermato il termometro a -40,7°C, non ancora record europeo stagionale. Poi la temperatura ha continuato a calare ed ha toccato il minimo oggi a -43,9°C, nuovo limite di freddo europeo per questa stagione invernale e quest’anno. Ecco le altre località russe che sono scese sotto i -40 gradi: Izma -41°C, Vorkuta -40,7°C, Nar’jan Mar -40,5°C, Pechora -40,2°C. Tali valori sono 5-10 gradi sopra i record di freddo assoluti e 15-20 gradi al di sotto delle medie del periodo.
La precedente ondata di freddo avevo poi preso una traiettoria meridionale, interessando le regioni russe attorno agli Urali, questa nuova ondata di freddo si sta invece spingendo verso il nord della Scandinavia, dove oggi per la prima volta dopo quasi un mese, si sono registrate minime sotto i -30°C. A riuscirci è stata solamente Karasjok, in Norvegia, che questa mattina ha toccato -32,4°C.
Dove sarà diretto il gelo? L’aria fredda dal Mare di Barents scivolerà verso sud lungo la Penisola Scandinava, poi riuscirà ad espandersi nell’area baltica e russa occidentale e successivamente alla zona centrale della Russia europea. Una depressione d’Islanda sempre molto attiva, almeno per un po’ di giorni ne impedirà la tracimazione verso l’Europa centro-occidentale.