Continua il forte rialzo su gran parte del comparto europeo, attraverso la scia del vivace flusso di correnti miti innescate dalla contrapposizione fra un’ampia saccatura presente sui settori occidentali ed un anticiclone sub-tropicale che abbraccia l’Italia e le zone balcaniche. Il mite respiro atlantico si è propagato dalle aree occidentali verso quelle centrali europee, ma un complessivo addolcimento termico riguarda anche i settori più orientali. Il brusco rialzo termico è responsabile della fusione delle nevi e dell’ingrossamento dei fiumi, con inondazioni più preoccupanti in Germania e Polonia.
Resiste il gelo sulla Penisola Scandinava, anche se l’aria più mite ha raggiunto le aree meridionali, in particolar modo della Svezia. Temperature relativamente basse anche sulle Isole Britanniche, a causa della ritornante di masse d’aria artica in discesa lungo il ramo occidentale di un profondo perno ciclonico attualmente sul Mare del Nord. Quest’aria fredda tenderà a scendere un po’ di latitudine, espandendosi verso la Francia e le nazioni centrali europee, determinando un nuovo calo termico, che parrebbe essere solo momentaneo e di non particolare rilievo. L’imminente discesa termica la notiamo osservando le imminenti prospettive che possiamo ricavare osservando gli scenari evolutivi relativi a Londra e Berlino.