Una bassa pressione al largo della costa atlantica degli USA ha portato pioggia e forte vento in parte degli stati degli USA orientali affacciati appunto sull’Atlantico, in particolare in Virginia, ma non si è trattato di un vero “nor’easter”, malgrado alcune similitudini.
“Nor’easter” è il nome dato a profonde dpressioni che si formano a latitudini intorno a 30°-40°N entro un raggio di 100 miglia a est o ad ovest della costa orientale degli USA. Queste perturbazioni si spostano velocemente verso nord e raggiungono un picco in intensità presso il New England o le province marittime del Canada. Possono essere molto violente soprattutto in autunno e inverno, portando forti venti, piogge intense e mari agitati cha possono causare inondazioni costiere. Il nome “nor’easter” deriva dalla direzione del vento associato alla perturbazione, vento che abbassa sensibilmente le temperature favorendo, in inverno e ad inizio primavera, la trasformazione della pioggia in neve.
La perturbazione costiera che attualmente è in azione sta portando piogge intense e forti venti in Virginia, ma non si tratta di un vero “nor’easter”. Il vento spesso viene da nordest, ma la depressione si è approfondita anche per l’interazione con una attigua alta pressione situata sul New England, e questo non è tipico di una situazione di “nor’easter”. Altro aspetto da sottolineare, la pressione relativamente elevata al suolo, con presenza di un vortice ben strutturato alle quote superiori
Tuttavia, in alcune parti della Virginia sono caduti fino a 125 mm di pioggia sinora (dati aggiornati alle 17 ora locale di sabato 7 ottobre) e probabilmente altra ne deve cadere prima che la bassa pressione si allontani. Forti venti sono stati registrati in varie stazioni dello stato, con una raffica a 105 km/h misurata sul famoso ponte-tunnel (www.cbbt.com) della Baia di Chesapeake, che congiunge la penisola che rappresenta l’estremità orientale della Virginia con la parte “continentale” del territorio dello stato. Il vento forte ha anche causato la temporanea chiusura del suddetto ponte-tunnel. Molte anche le interruzioni di energia elettrica, dovute ai temporali e ai forti venti. Più di 3000 persone sono rimaste a lungo senza energia. I previsori avvertono che il rischio di ulteriori piogge e di inondazioni costiere rimane alto per la domenica, prima che la perturbazione si allontani definitivamente lunedì.
A Richmond venerdì sono caduti 72 mm, a Charlottesville ne sono stati registrati 65. Ulteriori 33 mm sono stati registrati a Richmond e 34 mm a Charlottesville entro le 17 di sabato. A Chesapeake, solo 10 mm caduti venerdì, ma ben 72 fra le 0 e le 17, ora locale, di sabato. Sabato velocità massima del vento, nelle raffiche, di 56 km/h a Richmond e 52 km/h a Charlottesville.
Sabato a Richmond si è proceduto anche alla evacuazione di oltre 100 persone, in una parte della città recentemente inondata al passaggio della tempesta tropicale Ernesto, mentre nell’isola di Wight, nel sudest dello stato, un’altra evacuazione ha riguardato una quarantina di persone. Sospesi alcuni servizi di traghetti.