Le tremende inondazioni che stanno interessando la Nigeria peggiorano la situazione di giorno in giorno. L’acqua, dopo aver invaso i settori settentrionali e orientali, ha raggiunto la parte centrale del paese costringendo decine di migliaia di persone a evacuare. I centri di accoglienza per le vittime delle inondazioni sono stracolme e comincia a diffondersi il colera.
L’eccesso d’acqua ha costretto le autorità locali all’apertura delle due principali dighe sui fiumi Niger e Benue. In alcuni centri abitati che si trovano lungo i fiumi sono stati evacuati la maggior parte dei residenti. Si tratta, al momento, della peggiore alluvione degli ultimi 50 anni e sinora sono state accertate 137 vittime.
Ciò che preoccupa è che i centri di accoglienza sono sovraffollati, tanto che in alcuni sono presenti fino a 10 mila persone. La maggior parte delle strutture, tra l’altro, sono scuole in cui dovrebbero svolgersi le lezioni scolastiche. Cibo e generi di prima necessità sono distribuiti attraverso i mezzi dell’esercito, gli unici capaci di raggiungere le zone completamente isolate.
E’ bene sottolineare che in Nigeria, nel periodo che va da maggio a settembre, la stagione delle piogge provoca alluvioni e frane soprattutto nelle aree rurali e nelle baraccopoli sovraffollate.