Nell’ultima settimana la costa nord orientale degli Stati Uniti d’America è stata interessata da diverse ondate di maltempo, con gelo e neve.
La grande nevicata di una settimana fa, ha ammantato la metropoli con 70 centimetri di neve, mentre nelle ultime 36 ore la temperatura è scesa repentina sino a -10°C, con forte vento di nord ovest, ma solo due giorni fa c’erano 15°C.
New York è posta alla stessa latitudine di Roma e Napoli, ma ha un clima invernale parecchio differente. Nella città americana non sono insolite le bufere di neve, anzi d’inverno succede parecchie volte, mentre sulle due città italiane è da almeno venti anni che non si realizza una vera nevicata.
Gli Stati Uniti orientali, a differenza dell’Europa che si affaccia sull’Oceano Atlantico, confinano a nord e nordovest con una vasta area continentale, che d’inverno si raffredda sensibilmente: il Canada ha un clima simile a molte regioni della Siberia, e le distanze con la costa orientale degli USA, sono limitate.
I venti prevalenti della circolazione generale dell’Atmosfera, trascinano masse d’aria da ovest verso est, e non raramente, specie nella stagione invernale, da nord ovest verso sud est.
Se in Italia e buona parte dell’Europa i venti di nord ovest, non sono causa di grande gelo e neppure di tormente di neve (questi giorni in Europa soffiano correnti da nord ovest come negli USA orientali), in America spingono masse d’aria molto fredde dal Canada verso latitudini temperate e si realizzano repentine ondate di freddo, ed anche tormente di neve.
L’Italia patisce anche di altre influenze mitigatrici, non solo le correnti di nord ovest vengono relativamente miti e mai gelide, ma subiscono processi di trasformazione dovute all’orografia:
d’inverno, al Nord Italia, il vento teso di nord ovest scende asciutto dai monti, e non raramente si ottiene una situazione di föhn, con evidente salita della temperatura.
Nella Penisola italiana, il vento di nord ovest attraversa il tiepido Mar Mediterraneo e diventa sicuramente meno freddo.
Ma i luoghi di provenienza del vento di nord ovest europeo, sono soggetti ad un clima molto più mite del vento che interessa l’est statunitense.
New York e buona parte degli Stati Uniti d’America, sono soggetti a variazioni repentine del tempo, dovute alle enormi differenze di temperatura tra nord e sud.
Così che se dopo uno o due giorni con tempesta di neve, magari con -10°C, può seguire un ritorno anche rapido a temperature meno rigide, con successive brusche ondate di freddo.
Ecco le temperature degli ultimi giorni:
12 -2°C -5°C
13 2°C -7°C
14 5°C -2°C
15 13°C 2°C
16 15°C 4°C
17 14°C 0°C
18 1°C -9°C
I numeri della temperatura non hanno necessità di commenti. In Italia è molto difficile che si registrino variazioni termiche così repentine, anche con l’arrivo del Burian europeo.
Sarà proprio il così mutevole tempo atmosferico ad aver favorito lo sviluppo dello studio e passione per la meteorologia nel popolo statunitense, più di qualsiasi altro luogo della Terra?