New York e Los Angeles, le due più grandi metropoli statunitensi, la prima, capitale finanziaria ed economica della nazione, la seconda, capitale dell’industria del divertimento. Una dicotomia che si avvicina un po’ a quella italiana tra Milano e Roma, ma con differenze climatiche molto più accentuate. Scopriamo quelle di questi giorni.
Non sono passati molti giorni da quando un’ondata di freddo ha colpito il Sud California, facendo cadere la neve nelle valli interne tra San Diego e Los Angeles a quote insolitamente basse (300/400 metri). Nemmeno una settimana è passata e in questo breve lasso di tempo la California meridionale ha fatto quasi un doppio salto di stagione, passando da temperature rigide invernali a temperature, almeno di giorno, tipicamente estive. Il forte riscaldamento è avvenuto in appena un giorno, il 4 gennaio a Los Angeles Aeroporto la massima è stata di 16,1°C, il 5 di 26,1°C, il 6 è salita fino a 28,3°C e il 7 è tornata a 26,1°C (ma è stata di 29°C a Los Angeles Downtown). Il primo dell’anno la minima era stata di 2,2°C.
Tutta la California meridionale è stata investita dall’ondata di caldo, Long Beach (anch’essa 2,2°C di minima il giorno 1) è arrivata il 6 fino a 29,4°C, San Diego (5°C il giorno 1) è arrivata fino a 26,7°C, Santa Maria (0 gradi il giorno 1) ha raggiunto 27,8°C. Si tratta di valori 7/10 gradi superiori alle medie del periodo, anche se i record sono ben oltre i 30 gradi, mentre le minime raggiunte ad inizio anno (ed anche le massime) sono 5/7 gradi inferiori alle medie.
A New York, se non proprio in maniera opposta, le cose sono andate un po’ diversamente. Iniziato l’anno in sordina con estremi di -2,7/3,3°C il giorno 1, praticamente in media, ha raggiunto 13,9°C il giorno 4, per poi iniziare la discesa verso il grande gelo. Grande gelo che è giunto tra ieri e questa mattina, quando è stata raggiunta una minima di -13,3°C all’aeroporto La Guardia e -13°C (dati ogni mezzora) al Central Park.
Si tratta di un valore molto basso, per quanto distante dai record (-19°C al La Guardia, -21°C al Central Park, risalente al XIX secolo!), il più basso di tutta questa stagione e non distante dai -15,6°C di minima della scorsa stagione invernale. E, curiosamente, -13,3°C (8°F) è anche la media dei valori minimi più bassi per Central Park in gennaio e in circa 150 anni di dati. Per dirla in maniera più semplice, la giornata più fredda di gennaio a New York, mediamente presenta una minima di -13,3°C.
Ecco così quei circa 40 gradi di differenza del titolo, tra la minima di questa notte di New York (-13°C) e la massima di ieri di Los Angeles (26/29°C a seconda delle zone), contro i poco più di 20 che sarebbero la normalità. Los Angeles ha infatti massime di gennaio variabili tra i 18,1°C dell’aeroporto e i 20,1°C del centro città, New York minime mensili comprese tra -2°C e -3°C.
Nei prossimi giorni queste differenze dovrebbero tendere a ridursi un po’, ma rimanere molto elevate per confermare il cliché di una California assolata e calda anche d’inverno e di una New York fredda e con la neve, come abbiamo visto centinaia di volte al cinema e come in effetti spesso è.