Dopo il Midwest, dove le tempeste di neve e ghiaccio hanno causato almeno 36 morti, quasi tutti in incidenti stradali, e dove vi sono stati prolungati black-out di corrente che hanno riguardato molte centinaia di migliaia di persone, è toccato agli stati nordorientali degli USA essere colpiti da una tempesta di neve. Interessati dalle bufere di neve e vento Massachussets, Pennsylvania, New York, New Jersey, Rhode Island e Connecticut.
Tra le 6 GMT di giovedì e la stessa ora di venerdì, precipitazioni complessive di 25 mm a Newark e Pittsburgh, 24 ad Allentown e Hartford, 23 a New York (aeroporto La Guardia), 22 a Boston. A Boston la precipitazione è stata interamente nevosa, a New York si sono viste cadere neve, pioggia e pioggia ghiacciata.
Venerdì forti venti hanno colpito, per la seconda volta in tre giorni, l’Islanda sudoccidentale. A Keflavik, il vento ha soffiato a lungo, da sudovest, a oltre 100 km/h, raggiungendo nelle raffiche più intense i 130 km/h. Nella notte tra mercoledì e giovedì, le raffiche a Keflavik avevano raggiunto i 156 km/h.
In deciso abbassamento le temperature venerdì su quasi tutta l’Europa centro-orientale. In tutto l’Est Europa le massime si sono mantenute sotto gli zero gradi con nevicate diffuse, ma in genere deboli, facendo così registrare una giornata di ghiaccio. Imbiancate, tra le altre, Budapest, Zagabria, Belgrado, Vienna, Bratislava, Sarajevo. Temperature molto basse in montagna, con minime -22,4°C al Mussala (m 2925, Bulgaria), -21,2°C a Omu (m 2504, Romania), -20,8°C a Lomnicky Stit (m 2633, Monti Tatra), dove la neve è alta 220 cm, -16,7°C a Bjelasnica (m 2070, Bosnia).
Aria oceanica mite ha invece invaso venerdì l’Islanda (a Reykjavik massima 9,0°C, la media delle massime di dicembre è 2,2°C), come abbiamo visto trasportata da forti venti, ma anche le Far Oer (massima 11,4°C a Thorshavn), le coste norvegesi (a Bodo massima 9,0°C) e la Lapponia (4,6°C la massima a Kautokeino, 4,5°C a Ivalo, 3,3°C a Karesuando, 12°C abbondanti più della media delle massime di dicembre).
Ondata di caldo nel nord dell’Argentina giovedì 13 dicembre. Molte le località dove si sono superati i 38°C. La città più calda è stata San Juan, con 42,0°C di massima. Quasi altrettanto calde La Rioja e Santiago del Estero, con 41,5° e 41,0°C. 40,6°C la massima di Chamical. Sono valori circa 8°C superiori a quelli medi del periodo.
Al contrario, davvero intenso il gelo che venerdì mattina attanagliava parte del Manitoba, in Canada. Per esempio nella città di Winnipeg, capitale della provincia canadese, la temperatura minima è stata -33,8°C, 15°C al di sotto della media del periodo.
La tropical storm 06S continua a muoversi nelle acque dell’Oceano Indiano Meridionale. Venerdì alle ore 0 GMT la tempesta, accompagnata da venti sostenuti a 65 km/h, era quasi stazionaria, centrata a 13,6°S 69,4°S, oltre 500 miglia a sud-sudovest di Diego Garcia, Territorio Britannico dell’Oceano Indiano. Secondo le previsioni, 06S dovrebbe rinforzare leggermente, puntando con più decisione verso ovest-sudovest, rimanendo comunque in mare aperto.