La più forte tempesta di neve, per il mese di marzo, da 56 anni a questa parte ha colpito la provincia cinese di Liaoning, nel nordest del paese, provocando la morte di almeno una persona e il ferimento di altre sette per il crollo del tetto di un edificio. Il crollo ha interessato il Minglian Agricultural Trade Building a Shenyang, intorno al mezzogiorno di domenica 4 febbraio.
La neve, localmente mista a pioggia, ha iniziato a cadere sabato notte, continuando per tutta la giornata di domenica, con precipitazione complessiva di 36 mm a Shenyang, 56 a Dalian e 68 a Dandong. Dove è stata accumulata dal vento, che ha soffiato fino a 40 km/h, la neve ha localmente raggiunto i due metri d’altezza.
La tempesta ha provocato la chiusura dell’aeroporto internazionale Taoxian, a Shenyang alle 8 di domenica mattina. Oltre 100 i voli cancellati, con oltre 1000 persone bloccate in aeroporto. Si spera che durante la giornata di lunedì, in cui le precipitazioni dovrebbero cessare per lasciare spazio ad aria molto fredda ma più secca, l’aeroporto possa venire riaperto. Chiuse anche molte scuole.
Anche altre parti della Cina settentrionale hanno subito disagi per la neve, e più a sud per le piogge intense, sabato e domenica. Notevoli ritardi anche all’aeroporto di Pechino domenica, a causa della nevicata. La neve nella capitale ha preso il posto della pioggia caduta abbondante sabato, tanto che in 24 ore la precipitazione ha superato quella registrata in tutti i 3 mesi precedenti.
A Tianjin, nota anche come Tientsin, l’aeroporto internazionale Binhai è stato chiuso per diverse ore domenica, con 20 voli cancellati. Nella città si sono registrati da 25 a 32 mm (nelle diverse stazioni meteo cittadine) tra pioggia e neve fusa.
Chiuso per 12 ore anche l’aeroporto di Hohhot, capitale della regione autonoma della Mongolia Interna, interessata da una intensa nevicata, con oltre 20 cm di neve fresca caduta.
I meteorologi cinesi sostengono che la neve e la pioggia di questi giorni sono benvenute, per alleviare la siccità che ha colpito il nord della Cina nei mesi scorsi.
Con lo spostamento a est della depressione e dei relativi fenomeni, è stato ordinato alle navi di rimanere in porto e sono state evacuate le popolazioni di varie zone costiere nel nord e nell’est del paese, dove si prevede che la tempesta sia la peggiore da 38 anni a questa parte.
Nelle aree interessate dalle precipitazioni sabato e domenica, invece, è in arrivo aria molto fredda di origine siberiana, al seguito della depressione, con il vento forte ad acuire la sensazione di freddo.
Tutto questo accade al termine di un inverno molto mite in Cina, nel quale sono stati stabiliti record di caldo, come quello di 16°C a Pechino del 5 febbraio.