Continua a nevicare in Polonia e Germania. Le nevicate in questi ultimi giorni sono state quasi sempre deboli, ma persistenti, accompagnate da temperature in calo, con accumuli che localmente hanno iniziato a diventare interessanti. All’aeroporto di Varsavia la neve alle 6 GMT di giovedì 21 era alta 16 cm, 60 ore prima c’erano solo 3 cm. A Torun alle 6 GMT di lunedì 18 non c’era neve, 72 ore dopo i cm al suolo erano 17. Più abbondante la nevicata a Jelenia Gora, i 18 mm di precipitazione nevosa tra le 6 GMT di martedì e la stessa ora di giovedì hanno portato l’altezza della neve da 6 a 31 cm. In montagna, 25 mm di precipitazione nevosa allo Sniezka (m 1600) hanno portato l’altezza del manto bianco da 106 a 126 cm. In Germania, ai 1142 m del Brocken la neve ha raggiunto i 92 cm alle 18 GMT di giovedì 21 (17 cm in più rispetto a 48 ore prima), nelle stesse 48 ore il Fichtelberg (m 1215) ha visto il manto bianco crescere da 92 a 108 cm. Non molta la neve nella città, fra quelle con più neve al suolo citiamo Dresda e Monaco con 17 e 14 cm. Nella capitale bavarese, -6,3°/-2,4°C gli estremi termici di giovedì 21, ma citiamo anche Augsburg -7,7°/-2,5°C, Dresda -5,8°/-2,8°C, Lipsia -5,1°/-2,6°C.
Neve e gelo anche in Repubblica Ceca. -8,0°/-3,6°C gli estremi di giovedì 21 a Praga/Ruzyne, con la neve che ha raggiunto i 9 cm, solo 5 in più rispetto a 48 ore prima. Molta più neve a Liberec, passata dai 16 cm delle 18 GMT di martedì 19 ai 28 delle 18 GMT del 21, giornata in cui gli estremi termici sono stati -7,8°/-3,4°C. Agli 816 m di Pec Pod Snezkou la neve è passata da 72 cm alle 18 GMT di martedì a 98 cm alle 18 GMT di giovedì 21. Molte minime a doppia cifra negativa nel paese, non solo in montagna: Holesov -14,5°C, Serak -13,8°C, Lysa Hora -12,9°C, Karlovy Vary -11,9°C, Pardubice -11,8°C, Ostrava -11,2°C. Gelo intenso anche in Slovacchia: Lomnicky Stit (Tatra, m 2633) -20,4°C, Chopok -18,2°C, Poprad/Tatry -15,5°C, Strbske Pleso -15,0°C, Telgart -13,4°C, Sliac -13,1°C.
Gelo intenso e neve anche nelle Repubbliche Baltiche. In Estonia, giovedì 21 febbraio il termometro è sceso fino a -16,2°C a Kuusiku, -16,1°C a Pjarnu, -15,3°C a Valke-Maarja, -14,4°C a Narva, -14,2°C a Turi e Valga, -13,5°C a Tartu, -13,2 a Johvi. Alle 6 GMT di giovedì la neve ha raggiunto i 33 cm a Tallinn, 34 a Valga, 48 a Johvi. In Lettonia, Aluksne -16,7°C, Daugavpils -16,3°C (media -9,4°C), Saldus -15,1°C, Riga -14,6°C (media -7,3°C). In Lituania, -13,9°C a Birzai (media -8,4°C), -13,7°C a Siauliai (-7,7°C), -12,0°C a Utena. Solo -7,3°C nella capitale Vilnius, dove la neve era alta 25 cm alle 6 GMT, 9 in più rispetto a 72 ore prima.
In Norvegia, notevole differenza di temperatura tra il nord, investito da miti correnti atlantiche, con venti forti e precipitazioni a tratti anche piovose, e il sud, con condizioni anticicloniche ma freddo intenso. I venti sudoccidentali hanno raggiunto, nelle raffiche, i 133 km/h a Honningsvag (sull’isola Mageroy, quella dove si trova anche Nordkapp), 123 a Fruholmen Fyr, 112 a Mehamn, 108 ad Hammerfest. A Honningsvag la massima è stata 3,7°C, ad Hammerfest 2,6°C, ad Alta ben 4,5°C (sono tutte ben oltre il Circolo Polare). Nel sud, estremi -16,7°/-8,3°C a Oslo/Gardemoen, -18,4°/-6,0°C a Oslo/Fornebu, -21,0°/-8,1°C a Kongsvinger, -24,7°C/-7,0°C ad Aurskog, -27,8°/-10,8°C agli 836 m di Hovden-Lundane, -28,1°/-7.3°C agli 810 m di Geilo-Geilostolen.
Molto caldo in Tanzania mercoledì 20 febbraio. 37,0°C la massima ai 900 m dell’aeroporto Kilimanjaro, in mezzo alla savana (38,7°C il record assoluto), 35,7°C a Zanzibar (che detiene il record nazionale con 39,4°C), 35,0°C a Dar Es Salaam che diventa ogni anno più calda anche per la veloce urbanizzazione. All’aeroporto Kilimanjaro, 37,0°C anche giovedì 21.
Gran caldo giovedì 21 febbraio tra Chad, Repubblica Centrafricana e nord di Camerun e Nigeria, con valori diffusamente oltre i 40°C. Fra le massime più alte citiamo Bokoro e N’Djamena (Chad) 42,0°C, Bossangoa (Rep.Centrafricana) 42,0°C, Garoua (Camerun) 41,8°C, Yelwa (Nigeria) 41,5°C, Sokoto (Nigeria), Bousso e Am-Timan (Chad) 41,0°C. 41,0°C anche in Niger, a N’guigmi e Maine-Soroa.
Il ciclone tropicale Haruna, secondo le ultime proiezioni, dovrebbe colpire la parte sud-occidentale della grande Isola del Madagascar subito dopo le ore 0 GMT del 22 febbraio. Alle 18 GMT del 21 febbraio, il ciclone era ormai vicino alla costa e aveva raggiunto il grado 3 della scala Saffir-Simpson, con venti fino a 100 nodi (oltre 180 km/h). Dopo l’impatto, previsto sulla costa tra Morombe e Toliary, il ciclone dovrebbe attraversare l’isola dirigendosi verso sudest, indebolendosi, per riemergere in mare aperto verso le 0 GMT del 23 febbraio, sulla costa intorno ad Ambovombe. Si temono conseguenze localmente catastrofiche, soprattutto per i venti impetuosi e le mareggiate sui tratti costieri esposti, con rischio inondazioni oltre ai diluvi torrenziali. A Morombe, sono intanto caduti 46 mm di pioggia tra le 18 GMT di mercoledì 20 e la stessa ora di giovedì 21 febbraio.
Il maltempo imperversa su tutte le isole africane dell’Oceano Indiano meridionale. Tra le 18 GMT di mercoledì 20 e la stessa ora di giovedì 21 febbraio, 112 mm di pioggia a Ile Europa (Reunion, ne erano già caduti 204 nelle 12 ore precedenti), 52 a Plaisance (Mauritius), 47 all’aeroporto internazionale delle Seychelles.
Una serie di temporali ha portato molta pioggia nella città uruguaiana di Artigas mercoledì 20 febbraio. Tra le 6 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, sono caduti 105 mm di pioggia, 40 dei quali nelle ultime 6 ore. 81 mm a Paso de los Libres (Argentina) nelle stesse 24 ore, 76 dei quali in sole 12 ore, tra le 6 e le 18 GMT di mercoledì.