In Spagna, venerdì 29 dicembre ancora nebbia congelante fitta e persistente (grosse difficoltà nella circolazione stradale) nella valle dell’Ebro e nelle valli adiacenti, con conseguente freddo “da inversione” anche nelle ore centrali della giornata. Alcuni estremi termici (aggiornati alle 15): Saragozza -3,2°/-0,4°C, Logrono -4,4°/0,2°C.
La Turchia orientale, in particolare nelle conche intermontane, è stata insolitamente gelida giovedì e venerdì. A Erzurum, città situata a oltre 1700 metri, dopo i -30,5°C registrati giovedì mattina, venerdì si è registrata una minima di -32,2°C. La media delle minime dell’ultima decade di dicembre è -12°C. Notevoli anche le minime di venerdì di Ankara e della meridionale Diyarbakir, rispettivamente -14,3° e -16,0°C.
Notevole, venerdì 29 dicembre, anche la gelata a Damasco. Nella capitale siriana il termometro è sceso fino a -8,1°C. Gelo intenso anche nel nordovest dell’Iran: Khoy -20,4°C, Saghez -20,0°, Ardebil -19,0°, Makko -18,6°, Tabriz -14,8°. Vero che si tratta di località comprese tra 1000 e 1500 metri, ma l’intensità della ondata di freddo è testimoniata dal fatto che la media delle minime di dicembre è -1°C a Tabriz.
Venerdì 29 dicembre è stata una giornata molto più fredda del normale a Ojmjakon, nella repubblica russa della Jacuzia, considerata il “polo del freddo” dell’emisfero nord. La temperatura minima è stata inferiore a -57°C, mentre la massima non ha superato i -53°C. Nell’ultima decade di dicembre, le medie delle minime e delle massime sono rispettivamente intorno -50° e -46°C.
Alcune delle piccole isole situate al largo della costa della British Columbia (Canada), esposte alle tempeste, sono state investite da venti con forza di uragano tra giovedì sera e venerdì. All’isola Solander, per esempio, venti sostenuti tra 75 e 85 miglia orarie hanno soffiato giovedì notte per 8 ore, con una raffica di massima di 115 miglia orarie (185 km/h).
Una intensa “tropical wave” sulla parte ovest dell’Oceano Indiano Meridionale ha il potenziale per diventare ciclone tropicale. Venerdì il sistema perturbato si spostava verso sud-sudovest, diretto verso quel Madagascar settentrionale che nello scorso weekend è stato colpito dal ciclone tropicale Bondo. 83 mm ad Agalega (Mauritius), 69 a Sambava, 51 ad Antalaha (queste ultime due località nel Madagascar): questi accumuli riferiti a giovedì 28 dicembre sono già associati alle nubi convettive della parte periferica della suddetta “tropical wave”.