Pur degradato a Categoria 4, con venti sostenuti a 220 km/h e raffiche fin quasi a 270 km/h, il tifone (non più super) Nabi continua a rappresentare una concreta minaccia per Okinawa e l’arcipelago giapponese delle Isole Ryukyu, che stando alle previsioni attuali dovrebbero essere interessate dalla forte tempesta nella notte tra il 4 e il 5 settembre, quando Nabi conserverà ancora intatta l’attuale forza.
Attualmente Nabi si trova locato a 22.3°N 133.9°E ancora in aperto Oceano Pacifico, ma continua a muoversi verso nord ovest avendo come obiettivo prima le Rykyu, quindi, la Corea del Sud, che verrà probabilmente raggiunta quando la tempesta avrà perso le caratteristiche di tifone.
Per almeno 48-72 ore non sono previste sostanziali modifiche nelle dinamiche della tempesta, solo dopo aver raggiunto il Mar Cinese Orientale è presumibile che Nabi cominci quel processo di indebolimento che tutti i cicloni tropicali hanno quando toccano terra o si portano a latitudini extra-tropicali.
Il sud est asiatico, lo stesso arcipelago delle Ryukyu, fa spesso i conti con tifoni di devastante potenza (vedasi il recentissimo Talim), ci auguriamo dunque che i giapponesi siano pronti al probabilissimo impatto di Nabi su detto arcipelago. Successivamente è presumibile che Nabi possa causare anche forti piogge sulla Corea.
Aggiorniamo anche la situazione dell’ex depressione tropicale “quattordici”, ora chiamata Maria, che promossa a tempesta tropicale, si trova in aperto Oceano Atlantico circa 1570 km a sud est dell’isola di Bermuda. Maria viaggia a 20 km/h verso nord ovest, accompagnata da venti sostenuti a 85 km/h. Le previsioni indicano che Maria possa continuare a muoversi verso nord/nord est sempre in aperto oceano, senza interessare alcuna terra emersa almeno per le prossime 120 ore, accompagnata da venti sostenuti fino a 130 km/h. Nel suo spostamento verso nord incontrerà acque meno calde, e ciò limiterà la sua espansione. E’ probabile che Maria non interesserà alcuna terra emersa e che si dissiperà in aperto oceano.