L’ondata di caldo che opprime la Russia è divenuta fastidiosa per la sua persistenza: i livelli massimi a Mosca si sono toccati in questi ultimi giorni, con valori prossimi ai 35 gradi, ma sulle zone più a sud si sono facilmente oltrepassati. Ormai è da oltre due settimane che la capitale russa mantiene un trend termico costantemente sopra la norma. Se non ci fosse stato il caso estremo dell’ondata di caldo dell’estate 2010, staremmo ora parlando di caldo record o prossimo ai primati storici.
L’estate 2010 ha però segnato in modo epocale la storia climatica delle estati in Russia: l’inarrestabile avanzata del caldo record cadeva proprio in questi giorni di fine luglio, frantumando giorno dopo giorno i record come birilli. Sulla città simbolo del gelo europeo si arrivò all’incredibile livello dei 40 gradi, una punta forse nemmeno paragonabile ai livelli di caldo mostruoso che si ebbero nel 1983 o nel più vicino 2003 in Europa. L’analisi ha poi messo in evidenza come l’evento di caldo russo fu d’entità ben più eccezionale rispetto all’estate 2003 sul cuore dell’Europa.
Non solo caldo, ma anche incendi disastrosi che fecero soffocare per settimane Mosca in una cortina di fumo irrespirabile. La situazione di quest’anno fortunatamente non è così problematica da emergenza nazionale ed inoltre giungono notizie confortanti dal punto di vista delle prospettive meteo già sull’immediato: l’ondata di caldo persistente ha ormai toccato il picco ed il trend termico tornerà gradualmente alla normalità entro i primi giorni di agosto, con frequenti episodi instabili tipici dell’estate russa.