NEVE DI PRIMAVERA La Capitale Russa sta mostrando tutta la sua piena veste invernale, con una fitta nevicata che ha imbiancato tutto il 5 aprile. In centro città si sono accumulati in alcune zone fino a 10 cm di neve, mentre nella periferia e zone circostanti dell’hinterland gli accumuli sono arrivati fino ai 22 centimetri. Il clima è stato perfetto per l’evento nevoso, con le temperature che hanno oscillato fra i -1.5°C ed i +1°C. Nevicate abbondanti in questo periodo sono abbastanza insolite: pensate che per limitare i disagi sono stati chiamati all’opera ben 9000 spazzaneve. Le strade della città si sono ricoperte in alcuni tratti di insidiosissimo ghiaccio vetrato e, secondo le informazioni meteo locale, i cumuli di neve a Mosca potrebbero resistere fin verso fine aprile.
TEMPERATURE SEMPRE SOTTOZERO Dopo l’evento nevoso, le temperature di questa mattina a Mosca sono scese addirittura fino a -6°C. Per trovare una minima positiva bisogna tornare indietro allo scorso 30 marzo, quando la colonnina di mercurio nella capitale russa non era scesa sotto gli 0.4°C. In riferimento a tutto il mese di marzo solo in un’altra occasione (giorno 19) la temperatura non è scesa su valori negativi, fermandosi esattamente a 0°C. L’andamento di marzo e di quest’inizio aprile conferma appieno quest’avvio di primavera così rigido e dalle caratteristiche invernale. Per confronto, basti pensare che ad inizio inverno, tra dicembre ed il 20 gennaio i valori di temperatura negativi si potevano quasi contare sulle dita di una mano.
LE CAUSE DEL FREDDO SENZA FINE L’inverno russo, dopo che non sembrava mai iniziare, ora non sembra avere la minima intenzione di lasciar strada alla primavera. Queste continue recrudescenze di freddo e neve derivano dal blocco anticiclonico che è rimasto a lungo insediato sull’Europa Centro-Occidentale: in pratica, il caldo anomalo sulla parte ovest del Continente è stato bilanciato dai ruggiti artici più ad est, con continui affondi di saccature del Vortice Polare verso la Russia: sulle aree più ad est il termometro continua a scendere anche sotto i 20 gradi. Ora l’alta pressione è stata spodestata dal cuore dell’Europa e presto potrebbe affermarsi una vasta circolazione depressionaria atlantica: non a caso, il gelo potrebbe mollare la presa in Russia a partire dalla seconda decade del mese.