Continuano le nevicate a Mosca e in altre zone della Russia europea centro-occidentale. Sulla capitale russa il manto nevoso ha raggiunto i 21 cm. Il periodo mite e nevoso, pur con qualche pausa, proseguirà probabilmente per i prossimi 7/10 giorni. Si prospetta dunque un “Bianco Natale” (anche se il Natale russo è posticipato rispetto al nostro).
Neve, accompagnata da forte vento, anche a San Pietroburgo che pur in un clima piuttosto mite, comincia ad assumere sembianze invernali.
Nevica in molte zone della Russia europea, nella notte le nevicate più intense hanno interessato Cerepovec, ma nell’est di questa parte di Russia, a Niznij Novgorod, Joskar-Ola o Kazan, la neve cade alternata a pioggia gelata.
Dopo una seconda parte di novembre e un inizio dicembre freddi, l’anno si dovrebbe pertanto concludere senza grandi avvezioni fredde sulla Russia europea, le perturbazioni atlantiche terranno infatti il freddo anticiclone russo relegato nelle terre asiatiche. Esiste però la possibilità di qualche sortita artica, quindi più fredda, nella terza decade del mese.
E’ tornato il gelo molto intenso invece nella Siberia orientale. Nel polo del freddo jacuto, -52,3°C a Agayakan, -50,8°C a Ojmjakon (prima volta per Ojmjakon quest’anno sotto i -50°C), -50,6°C a Delyankir, -50,5°C a Ust-Nera, -49,6°C a Ekyuchchyu e -49,5°C a Verhojansk. Si tratta però di temperature solo poco al di sotto della media del periodo.
Il freddo siberiano raggiunge il nord-est della Cina, dove troviamo -36,7°C a Huma, -35,4°C a Tulihe e -35°C a Mohe. Anche per queste zone si tratta tuttavia di valori solo di poco al di sotto delle medie.