Quello che in lingua locale viene chiamato “Dzud” (o Zud) altro non è se non un’anomalia meteo climatica che si ripete mediamente ogni 5 anni al termine della stagione invernale. Il fenomeno porta gelo e ingenti nevicate, lungo le sconfinate steppe della Mongolia, distruggendo pascoli e prati.
L’intensità del fenomeno è talmente ampia che gli animali non riescono a sopportare il gelo estremo. Basti pensare che le temperature sono scese sino a -40°C. Non serve neppure proteggere il bestiame all’interno delle “yurte” (le tende dei nomadi della steppa). Quest’anno il bilancio parla di oltre 360 mila capi di bestiame deceduti per una perdita stimata in 4.4 milioni di dollari.