Stiamo vedendo gli effetti di un’ondata di freddo autunnale di notevole consistenza, stando al periodo stagionale (siamo ancora ai primi giorni di Agosto, e sul Mediterraneo si stanno raggiungendo i massimi picchi di calore dell’Estate).
Una circolazione di aria fredda si è insediata già da alcuni giorni su tutta una zona comprendente la Scandinavia settentrionale e la Russia europea settentrionale, dove le isoterme presenti ad 850 hPa variano tra 0° e -2°C.
Ne hanno risentito pesantemente le temperature al suolo: questa mattina si sono infatti raggiunti -1,2°C a Salla, e -0,8°C ad Ylivieska, ambedue in Finlandia, ma +0,9°C di minima sono stati misurati anche a Pudoz e Kargopol, in Russia, e +0,5°C a Salla, sempre in Finlandia.
Questo anche se le temperature massime risalgono poi fino a valori di +12; +14°C.
E’ netto il contrasto termico con zone quali i Paesi Baltici, Estonia, Lituania e Bielorussia, dove le massime sono di 25-26°C, oppure, ancora più a sud, con regioni quali Ucraina e Slovacchia, ove le massime superano abbondantemente i +30°C.
Attualmente le temperature delle zone comprese tra la Scandinavia e la Russia settentrionale mostrano anomalie termiche dagli 8 ai 12°C in meno della norma di questo periodo.
Da notare che, stando alle previsioni del modello stagionale CFS, le anomalie termiche negative sulla zona dovrebbero mantenersi mediamente inalterate nei prossimi mesi, per poi approfondirsi per generare un inverno molto rigido sul comparto settentrionale ed orientale europeo.