L’ondata di maltempo che ha investito il Medio Oriente ha sorpreso milioni di persone ed anche i meteorologi locali, che certo non prevedevano un’ondata di gelo e neve così vivace tanto meno le piogge torrenziali abbattutesi in alcune zone.
A Gerusalemme, ad esempio, si è verificata la più grande nevicata dicembrina da oltre 50 anni, mentre Gaza è alle prese con piogge torrenziali e inondazioni. Sempre più scuole, uffici istituzionali e arterie stradali della regione sono chiusi.
“La neve a Gerusalemme non è un evento così raro come molti potrebbero pensare. In media, nevica 1-2 volte ogni 2-3 anni, ma spesso le fioccate si presentano ogni inverno. Ma è senz’altro senza precedenti l’accumulo registrato”, spiega il Dott. Amos Porat, direttore del Dipartimento di Israele del Servizio Climatico e Meteorologico.
A causa delle cattive condizioni del manto stradale, la polizia ha deciso di limitare il traffico sulla strada che collega Beirut a Damasco. Da mercoledì scorso, il traffico su questa strada è consentito soltanto ai veicoli muniti di catene. Giovedì il traffico è stato sospeso per diverse ore, mentre venerdì la strada è rimasta bloccata per quasi l’intera giornata.
Le pesanti nevicate hanno paralizzato non solo la rete di comunicazioni, hanno anche causato un significativo aumento dei livello dei principali corsi d’acqua e a conseguenti vaste inondazioni. Lo straripamento di un fiume nella regioni di Eshkol, sud di Israele, ha travolto un bus che trasportava bambini. Anche a Gaza l’acqua ha inondato strade e case. Va detto che affinché si verifichino inondazioni e alluvioni, data la conformazione del territorio, non v’è necessità di precipitazioni ingenti.
Il maltempo ha costretto le autorità alla chiusura di molte scuole anche in Cisgiordania. Secondo i meteorologi locali vaste zone del Medio Oriente, tra cui Israele, Giordania e Libano, hanno emesso un’allerta per la più grande tormenta di neve degli ultimi 20 anni tormenta di neve. Non solo, le tendenza stagionali indicherebbero la persistenza di pesanti ondate di maltempo anche nei prossimi 2-3 mesi.
L’ondata di maltempo che ha investito il Medio Oriente ha sorpreso milioni di persone ed anche i meteorologi locali, che certo non prevedevano un’ondata di gelo e neve così vivace tanto meno le piogge torrenziali abbattutesi in alcune zone.
A Gerusalemme, ad esempio, si è verificata la più grande nevicata dicembrina da oltre 50 anni, mentre Gaza è alle prese con piogge torrenziali e inondazioni. Sempre più scuole, uffici istituzionali e arterie stradali della regione sono chiusi.
“La neve a Gerusalemme non è un evento così raro come molti potrebbero pensare. In media, nevica 1-2 volte ogni 2-3 anni, ma spesso le fioccate si presentano ogni inverno. Ma è senz’altro senza precedenti l’accumulo registrato”, spiega il Dott. Amos Porat, direttore del Dipartimento di Israele del Servizio Climatico e Meteorologico.
A causa delle cattive condizioni del manto stradale, la polizia ha deciso di limitare il traffico sulla strada che collega Beirut a Damasco. Da mercoledì scorso, il traffico su questa strada è consentito soltanto ai veicoli muniti di catene. Giovedì il traffico è stato sospeso per diverse ore, mentre venerdì la strada è rimasta bloccata per quasi l’intera giornata.
Le pesanti nevicate hanno paralizzato non solo la rete di comunicazioni, hanno anche causato un significativo aumento dei livello dei principali corsi d’acqua e a conseguenti vaste inondazioni. Lo straripamento di un fiume nella regioni di Eshkol, sud di Israele, ha travolto un bus che trasportava bambini. Anche a Gaza l’acqua ha inondato strade e case. Va detto che affinché si verifichino inondazioni e alluvioni, data la conformazione del territorio, non v’è necessità di precipitazioni ingenti.
Il maltempo ha costretto le autorità alla chiusura di molte scuole anche in Cisgiordania. Secondo i meteorologi locali vaste zone del Medio Oriente, tra cui Israele, Giordania e Libano, hanno emesso un’allerta per la più grande tormenta di neve degli ultimi 20 anni tormenta di neve. Non solo, le tendenza stagionali indicherebbero la persistenza di pesanti ondate di maltempo anche nei prossimi 2-3 mesi.
L’ondata di maltempo che ha investito il Medio Oriente ha sorpreso milioni di persone ed anche i meteorologi locali, che certo non prevedevano un’ondata di gelo e neve così vivace tanto meno le piogge torrenziali abbattutesi in alcune zone.
A Gerusalemme, ad esempio, si è verificata la più grande nevicata dicembrina da oltre 50 anni, mentre Gaza è alle prese con piogge torrenziali e inondazioni. Sempre più scuole, uffici istituzionali e arterie stradali della regione sono chiusi.
“La neve a Gerusalemme non è un evento così raro come molti potrebbero pensare. In media, nevica 1-2 volte ogni 2-3 anni, ma spesso le fioccate si presentano ogni inverno. Ma è senz’altro senza precedenti l’accumulo registrato”, spiega il Dott. Amos Porat, direttore del Dipartimento di Israele del Servizio Climatico e Meteorologico.
A causa delle cattive condizioni del manto stradale, la polizia ha deciso di limitare il traffico sulla strada che collega Beirut a Damasco. Da mercoledì scorso, il traffico su questa strada è consentito soltanto ai veicoli muniti di catene. Giovedì il traffico è stato sospeso per diverse ore, mentre venerdì la strada è rimasta bloccata per quasi l’intera giornata.
Le pesanti nevicate hanno paralizzato non solo la rete di comunicazioni, hanno anche causato un significativo aumento dei livello dei principali corsi d’acqua e a conseguenti vaste inondazioni. Lo straripamento di un fiume nella regioni di Eshkol, sud di Israele, ha travolto un bus che trasportava bambini. Anche a Gaza l’acqua ha inondato strade e case. Va detto che affinché si verifichino inondazioni e alluvioni, data la conformazione del territorio, non v’è necessità di precipitazioni ingenti.
Il maltempo ha costretto le autorità alla chiusura di molte scuole anche in Cisgiordania. Secondo i meteorologi locali vaste zone del Medio Oriente, tra cui Israele, Giordania e Libano, hanno emesso un’allerta per la più grande tormenta di neve degli ultimi 20 anni tormenta di neve. Non solo, le tendenza stagionali indicherebbero la persistenza di pesanti ondate di maltempo anche nei prossimi 2-3 mesi.
L’ondata di maltempo che ha investito il Medio Oriente ha sorpreso milioni di persone ed anche i meteorologi locali, che certo non prevedevano un’ondata di gelo e neve così vivace tanto meno le piogge torrenziali abbattutesi in alcune zone.
A Gerusalemme, ad esempio, si è verificata la più grande nevicata dicembrina da oltre 50 anni, mentre Gaza è alle prese con piogge torrenziali e inondazioni. Sempre più scuole, uffici istituzionali e arterie stradali della regione sono chiusi.
“La neve a Gerusalemme non è un evento così raro come molti potrebbero pensare. In media, nevica 1-2 volte ogni 2-3 anni, ma spesso le fioccate si presentano ogni inverno. Ma è senz’altro senza precedenti l’accumulo registrato”, spiega il Dott. Amos Porat, direttore del Dipartimento di Israele del Servizio Climatico e Meteorologico.
A causa delle cattive condizioni del manto stradale, la polizia ha deciso di limitare il traffico sulla strada che collega Beirut a Damasco. Da mercoledì scorso, il traffico su questa strada è consentito soltanto ai veicoli muniti di catene. Giovedì il traffico è stato sospeso per diverse ore, mentre venerdì la strada è rimasta bloccata per quasi l’intera giornata.
Le pesanti nevicate hanno paralizzato non solo la rete di comunicazioni, hanno anche causato un significativo aumento dei livello dei principali corsi d’acqua e a conseguenti vaste inondazioni. Lo straripamento di un fiume nella regioni di Eshkol, sud di Israele, ha travolto un bus che trasportava bambini. Anche a Gaza l’acqua ha inondato strade e case. Va detto che affinché si verifichino inondazioni e alluvioni, data la conformazione del territorio, non v’è necessità di precipitazioni ingenti.
Il maltempo ha costretto le autorità alla chiusura di molte scuole anche in Cisgiordania. Secondo i meteorologi locali vaste zone del Medio Oriente, tra cui Israele, Giordania e Libano, hanno emesso un’allerta per la più grande tormenta di neve degli ultimi 20 anni tormenta di neve. Non solo, le tendenza stagionali indicherebbero la persistenza di pesanti ondate di maltempo anche nei prossimi 2-3 mesi.