Lunedì 1 agosto la tempesta tropicale Matsa si trovava sul Mare delle Filippine, centrata circa 630 miglia a est-nordest di Manila, e 710 miglia a sud-sudest di Naha, sull’isola giapponese di Okinawa, nell’arcipelago delle Ryukyu. Matsa era accompagnata da venti sostenuti a 50 miglia orarie e si muoveva verso nordovest a 15 miglia orarie. La previsione indicava uno spostamento ancora sulla stessa traiettoria, con rinforzo graduale, fino a raggiungere lo status di tifone.
In effetti, alle 12 GMT di martedì 2 agosto, Matsa era diventato un tifone di categoria 1, centrato a 18,8°N 127,8°E, accompagnato da venti sostenuti fino a 70 nodi (80 miglia orarie), con velocità incrementatata a 75 nodi (90 nelle raffiche) 6 ore dopo, quando il tifone era centrato a 20,0°N 127,1°E, con pressione centrale 967 hpa e direzione di movimento nord-nordovest (velocità di spostamento 13 miglia orarie).
E’ previsto un ulteriore rinforzo dei venti associati al tifone Matsa. Il bollettino di lunedì “vedeva” la tempesta, sempre diretta verso nord-nordovest, promossa alla categoria 2 già mercoledì 3 agosto, con venti sostenuti fino a 85 nodi (raffiche a 105) alle 18 GMT.
Ulteriore rinforzo è previsto per giovedì 4 agosto, quando il tifone dovrebbe diventare di categoria 3, transitando sulle isole Ryukyu meridionali e interessando con venti già piuttosto intensi e piogge abbondanti anche il nord di Taiwan. Successivamente Matsa dovrebbe continuare la sua corsa nel Mar Cinese orientale, assumendo una traiettoria più settentrionale che dovrebbe portarlo a transitare, come pericoloso tifone di categoria 3 (o forse addirittura 4) tra sabato 6 e domenica 7 agosto a breve distanza dalle coste cinesi, con possibile interessamento di zone densamente abitate, compresa la metropoli di Shangai.