Piogge intense e forti venti nel sud del Giappone per l’arrivo del tifone Ma-On. La tempesta era centrata, alle 12 GMT di martedì 19 luglio, a 33,3°N 134,2°E, a pochi chilometri dalle coste meridionali dell’isola Shikoku, con lo status di tropical storm, accompagnata da venti sostenuti fino a oltre 100 km/h. Secondo le previsioni, Ma-On dovrebbe spostarsi verso est, attraversando l’estremità sudorientale dell’isola Honshu, la principale dell’arcipelago, nelle prime ore (ora GMT) dì mercoledì, per poi dirigersi verso est-sudest, allontanandosi dalla costa e rappresentando quindi una minaccia molto meno severa, rispetto a come appariva nei giorni precedenti, per l’area di Tokyo e per quella di Fukushima. Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 183 mm a Shionomisaki, 168 a Tokushima, 120 a Kochi, 119 a Tsu, 83 a Mito, 82 a Nagoya.
La tempesta tropicale Dora si è rinforzata al largo delle coste messicane, nel nordest del Pacifico. Dopo aver portato forti piogge in Guatemala, dove ha causato 2 morti e 3 dispersi, la tempesta ha proseguito il suo cammino in direzione nord-ovest. Dora rimarrà al largo del Messico, senza toccare la linea di costa, ma apportando comunque piogge intense e causando forti mareggiate. Nel sud del Messico vi sono già state 3 v ittime e 200000 persone sono state interessate da inondazioni. Alle 21 GMT di martedì, Dora era centrata a 12,8°N 96,8°W, accompagnata da venti sostenuti fino a 110 km/h. Dora si muoveva verso nordovest e così continuerà a fare nelle prossime ore, rinforzando fino a diventare uragano di categoria 1 già alle 6 GMT di mercoledì e a “categoria 3” alle 6 GMT di giovedì.
Ancora precipitazioni in Canton Ticino (Svizzera meridionale). Tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì, 61 mm a Robiei, 49 a Locarno-Monti, 44 a Piotta, 42 a Cimetta. A Robiei, dal 7 al 19 luglio, sono caduti 392 mm di pioggia, a Locarno-Monti 353.
Continua a fare molto caldo nella parte meridionale della Penisola Balcanica. Martedì 19 luglio temperature massime molto elevate in Macedonia (Demir Kapija 38,6°C, Gevgelija 38,5°C, Skopje 37,8°C), Albania (Argirocastro 37,6°C), Bulgaria (Sandanski 38,2°C), Serbia (Loznica 37,4°C, Belgrado e Valjevo 37,2°C) e Montenegro (Podgorica 37,1°C). Molto caldo anche in Grecia, con 38,4°C a Larissa, 37,8°C a Samos, 37,6°C a Lamia.
Il caldo insiste anche in Turchia e a Cipro. Martedì, in Turchia, Bodrum 40,9°C, Antalya e Finike 39,0°C, Marmaris 38,5°C, Denizli 38,2°C, Edirne 38,1°C. A Cipro, Lefkoniko 40,1°C, Tymbu/Nicosia 39,4°C, Akdeniz 38,4°C.
Anche nella parte meridionale della Russia europea le temperature massime sono state elevate martedì: Vernhij Baskuncak 39,0°C, Aleksandrov-Gaj 38,0°C, Serafimovic 37,6°C, Jaskul 37,5°C.
Un gigantesco muro di polvere ha avvolto l’area di Phoenix, in Arizona (USA sudoccidentali) lunedì 18 luglio, rendendo il cielo marrone e causando forti ritardi nel traffico aeroportuale. Il muro di polvere era alto circa 1000 metri. Durante la tempesta, il vento ha soffiato tra i 40 e i 50 km/h, con raffiche fino a 65 km/h. Prima della tempesta, il termometro aveva toccato i 44,4°C. Ricordiamo che già il 5 luglio Phoenix era stata colpita da una ancora più intensa tempesta di sabbia.
Abbiamo scritto degli oltre 44°C, ma in molti degli USA il caldo ha picchiato duro lunedì 18 luglio. Oltre ai 41,1°C di Las Vegas, ai 40,6°C di Wichita Falls e ai 40,0°C di Waco e Dodge City, segnaliamo, molto più a nord, i 37,8°C di Havre e Rapid City e i 37,2°C di Des Moines e Helena. 37,8°C anche a Pueblo, in Colorado, a quota 1440 (arrivata peraltro a 38,9°C sabato 16). Alcune medie delle massime di luglio, in °C: Wichita Falls 36,2°, Waco 36,0°, Pueblo 33,9°, Des Moines 30,4°, Rapid City 30,1°, Helena 29,4°.