Come da previsione il tifone Bolaven ha modificato giovedì la sua traiettoria, iniziando a dirigersi verso ovest, puntando così verso le Filippine Settentrionali. Nella tarda mattinata, ora locale, Bolaven si trovava sul Mar delle Filippine occidentale, centrato 475 miglia a est di Manila, e si dirigeva verso ovest a 8 miglia orarie, accompagnato da venti sostenuti fino a 85 miglia orarie. La previsione era che Bolaven mantenesse la traiettoria invariata per 2-3 giorni, andando così ad impattare sulla Filippine settentrionali, in particolare su Luzon, sabato 19 novembre. Successivamente per la tempesta, declassata a “tropical storm”, si prevedeva il passaggio sul Mar Cinese Meridionale, con probabile nuovo rinforzo dei venti.
Venerdì 18 novembre, nella tarda mattinata ora locale, Bolaven si trovava centrato 390 miglia a est di Manila e si spostava verso ovest-nordovest a 12 miglia orarie, accompagnato da venti lievemente meno intensi rispetto a 24 ore, comunque sempre fino a 75 miglia orarie. Traiettoria e velocità di spostamento continuavano a indicare un probabile “landfall” su Luzon tra la sera e la notte di sabato. In aggiunta ai forti venti, la tempesta dovrebbe portare su Luzon, isola molto montagnosa, piogge torrenziali, localmente alluvionali, con elevato rischio di imponenti movimenti franosi. Domenica 20 novembre, Bolaven dovrebbe emergere indebolita sul Mar Cinese Meridionale.
Il bollettino emesso nella serata di venerdì introduce una importante novità, in quanto continua a prevedere l’interessamento diretto di Luzon, in particolare della sua parte nordorientale, con landfall nelle prime ore di domenica, ora GMT, ma successivamente prevede che la tempesta, agganciata dalle correnti occidentali, non entri nel Mar Cinese Meridionale ma inizi a spostarsi verso nordest, rimanendo in Oceano a latitudine più meridionale rispetto alle isole Ryukyu. L’aggiornamento di sabato mattina (primo pomeriggio ora delle Filippine) è in parte rassicurante, visto che la tempesta si è indebolita (è tornata “tropical storm”, con venti sostenuti fino a 85 km/h e raffiche a 100 km/h), anche se rimane un notevole rischio idrogeologico per il nordest di Luzon.
Gamma, una vasta depressione tropicale, quella stessa che a inizio settimana aveva portato grandi piogge nei Caraibi sudorientali (Dominica, Guadalupa etc.) ha interessato il Mar dei Caraibi nordoccidentale tra giovedì e venerdì, con piogge intense a carattere temporalesco in parte dell’America Centrale e sulle Isole Cayman. Sull’isola di Grand Cayman, per esempio, 24 ore di pioggia (tre giovedì mattina e venerdì mattina, ora locale) hanno portato 188 mm all’aeroporto Owen Roberts, presso George Town, la capitale. Peggio è andata a La Ceiba, città costiera dell’Honduras, con 366 mm in 24 ore.
Gamma è diventata ora (bollettino di venerdì 18 novembre, ore 18 GMT) una tempesta tropicale, destinata probabilmente a interessare lo Yucatan orientale, quindi la parte ovest di Cuba e, nelle prime ore di martedì, le Keys e il sud della Florida.