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L’uragano Rita è categoria 5! Emergenza in Texas e Louisiana

di Massimo Aceti
22 Set 2005 - 11:15
in Senza categoria
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L'uragano Rita con il suo occhio ben evidente dalla foto del satellite GOES del NOAA, vaga per il Golfo del Messico dirigendosi verso il Texas. Nella seconda immagine previsioni dei venti a 900 hPa per il 24 settembre del modello ETA elaborata dal MeteoGiornale. Uno speciale mappe di previsione per l'uragano Rita, con elaborazioni sui modelli GFS, ECMWF, UKMO e ETA, è disponibile al seguente indirizzo: https://www.meteogiornale.it/mappe/rita.php.
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In appena 2 giorni l’uragano Rita è passato da tempesta tropicale ad uragano della massima intensità. Posizionato al centro del Golfo del Messico, Rita è accompagnato da venti sostenuti che soffiano a 280 km/h con raffiche ancora maggiori. I venti da uragano si estendono per un raggio di 110 km dal centro dello stesso. Rita è un uragano potenzialmente devastante: in termini di pressione al centro, con i suoi 897 hPa stimati, è il terzo uragano più intenso da quando si rilevano i dati (1851) del bacino atlantico, preceduto solo da Gilbert (1988) e da un uragano del 1935.

C’è la possibilità che Rita produca onde di marea circa un metro più alte del normale nelle stesse zone del Mississippi e della Louisiana colpite recentemente dall’uragano Katrina. E sempre in quest’area sono attese piogge con accumuli fino a 100 mm, mentre nel Texas potrebbero arrivare a 300 mm.

Il presidente Bush ha dichiarato lo stato di emergenza in Texas e Lousiana, i due stati che dovrebbero essere maggiormente colpiti da Rita. Evacuata la città di Galveston, già distrutta da un uragano nel 1900 e colpita successivamente diverse altre volte. Ad oltre un milione di persone è stato chiesto di abbandonare la città di Houston. Anche la NASA si sta preparando ad evacuare il proprio centro spaziale di Houston.

I danni che potrebbe provocare Rita sono dunque potenzialmente disastrosi, e gli USA dopo il recente uragano Katrina costato la vita a circa 1000 persone, non vogliono ripetere gli stessi errori. Le previsioni indicano che Rita dovrebbe rimanere un uragano di massima categoria anche nelle prossime ore. Solo appena del prima del “landfall” sulle coste del Texas potrebbe – il condizionale è d’obbligo – tornare ad essere di categoria 4, solo un poco meno potente di adesso, ma sempre potenzialmente devastante. Rita continua a muoversi verso ovest, ma è attesa nelle prossime ore una sua virata che dovrebbe dirigerlo più nettamente verso ovest/nord-ovest, una traiettoria che gli farebbe toccare terra nei pressi di Galveston entro sabato 24 settembre.

Una volta toccato terra, come tutti gli uragani, Rita perderà molta della sua forza, ma sarà capace di causare ancora fortissime piogge sul Texas e fin sull’Oklahoma. In molti casi infatti i danni maggiori prodotti dagli uragani sulle terre emerse non sono dovuti al vento, che rapidamente passando sulla terra ferma perde di intensità, ma alle fortissime piogge che causano frane ed inondazioni. La stessa New Orleans è stata solo danneggiata dalla forza del vento di Katrina, ma messa in ginocchio dalla tracimazione del lago Pontchartrain e dei diversi canali di deflusso che attraversano la città.

Fino ad ora i maggiori danni Rita li ha creati a Cuba. Forti piogge e temporali hanno causato la sospensione del servizio elettrico nella capitale L’Avana. 200 mila le persone evacuate, tra cui alcune migliaia di turisti. Dall’isola le notizie che giungono non sono molte; al momento la situazione non sembra sia stata estremamente critica, e in queste ore l’allerta dovrebbe cessare.

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