Con Bonnie ormai declassata a semplice depressione tropicale, e sulla via di diventare depressione extratropicale, un’altra tempesta, di violenza ben superiore, tanto da essere classificata come uragano di seconda categoria e con la previsione che possa diventare di terza categoria, sta interessando l’area caraibica.
Charlie, questo il nome dato all’uragano, si trova attualmente centrato sulla parte occidentale di Cuba, ad ovest dell’Avana, con un minimo di pressione di 973hPa, venti sostenuti a 165km/h e si sta muovendo in direzione nord/nord-ovest alla velocità di 22km/h. Si prevede che raggiungerà le coste USA del Golfo del Messico entro la giornata di oggi (venerdì 13 agosto).
I venti da uragano interessano una zona fino a 45 km di distanza dal centro del ciclone, e venti da tempesta una zona estesa fino ad oltre 200 km. All’aeroporto dell’Avana si è misurata una raffica a 93km/h.
Negli USA Charlie colpirà all’incirca le stesse zone recentemente interessate dalla tempesta tropicale Bonnie, la quale ha causato localmente forti precipitazioni. A Mobile (Alabama) la giornata dell’11 agosto sono caduti 111mm di pioggia, ad Atlanta (Georgia) 43.7.
Ci spostiamo nell’Africa settentrionale, interessata in questi giorni da una notevole ondata di caldo, fino a +28°C ad 850hPa, la stessa che sta interessando più blandamente, il centro-sud italiano.
Si segnalano temperature al suolo elevatissime nell’Algeria orientale, a sud della catena dell’Atlante e nella Tunisia centro-meridionale. Alcuni valori raggiunti in Algeria nella giornata dell’11 agosto in °C: Ouargla +48.6, Hassi-Messaoud +48.4, Adrar +48.3, Timimoun +48.0. In alcuni casi a massime oltre i 45°C sono associate minime oltre i 30°C.
Si fa sentire il monsone estivo nel Sahel e nel Golfo di Guinea. 63mm di pioggia sono caduti a Yendi in Ghana, 33 a Po in Burkina Faso, ma piogge diffuse hanno interessato anche Niger, Mali, Ciad, Benin, Togo, Costa d’Avorio e Nigeria.
Si segnalano infine due curiosità: il grande divario termico sperimentato da Cape Town durante la giornata dell’11 agosto, quando a seguito di una minima decisamente bassa pari a +3.8°C, la temperatura ha raggiunto un picco massimo di +24.3°C e la minima elevatissima di Berbera, in Somalia, dove il termometro non è sceso sotto i +34.3°C.
In Asia l’ex tifone Rananim è stato declassato a tempesta tropicale. Attualmente si trova locato a 29°N 117°E a nord est di Nanchang, con un minimo di pressione di 994hPa con una velocità di spostamento di 15 nodi (circa 27km/h).
Diamo infine un’occhiata alla nostra vecchia Europa.
Si stanno ridimensionando gli eccessi termici in Islanda, dove tuttavia ancora ieri 12 agosto le massime hanno diffusamente superato i 20°C, permanendo 8/10°C sopra le medie del periodo.
Gli eventi più interessanti hanno riguardato l’Europa centro-occidentale, dove infiltrazioni di aria fresca e umida oceanica hanno causato violenti acquazzoni e grandinate.
Le piogge hanno interessato la Francia settentrionale e centro-orientale, il Belgio, l’Olanda, la Svizzera, la Germania, specie nella zona della valle del Reno, tra Stoccarda e Francoforte, e la regione della Svevia. Accumulo massimo registrato dai rilevamenti “synop” ad Essen con 55mm. Grandine sul lago di Costanza. Ma localmente gli eventi sono stati molto intensi. Per un approfondimento si consiglia di leggere il seguente articolo di Andrea Meloni: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=8831.