La più intensa nevicata in 18 anni ha coperto Londra, tra la sera di domenica 1° febbraio e lunedì 2, con una coltre di neve di oltre 15 centimetri (ma in periferia si sono superati localmente i 20 cm), che ha paralizzato la città. La situazione potrebbe peggiorare perchè è prevista altra neve nelle prossime 24 ore. L’azienda dei trasporti ha bloccato la circolazione degli autobus e molte linee della metropolitana sono state chiuse. Cancelli sbarrati nelle scuole della capitale britannica, anche molti uffici sono rimasti deserti. In auto quasi impossibile raggiungere il centro della città: la M25 “Orbital”, il grande raccordo che circonda Londra, è rimasta bloccata in ampi tratti. Anche molte altre autostrade sono rimaste bloccate soprattutto a causa di mezzi pesanti intraversati, che ostruiscono il passaggio. Il London City airport, nel cuore del quartiere dei Dock, è stato chiuso. Chiuso anche l’aeroporto Luton. Chiusa anche una delle due piste del più grande Heathrow, oltre 250 i voli cancellati nel più grande scalo londinese, dove alle 12 GMT si misuravano 10 cm di neve al suolo.
Neve abbondante anche, a nord della capitale, allo scalo di Stansted, rimasto aperto anche se si sono verificati ritardi e cancellazioni, come pure allo scalo di Gatwick. La neve è caduta in tutta l’Inghilterra, compresa la Cornovaglia e in Galles, raggiungendo anche la Scozia, dove è stata sinora in parte risparmiata la parte più occidentale. Scuole chiuse anche in Essex, Surrey, Kent, North Yorkshire, East Riding, Birmingham, West Midlands ed East Anglia. Le nevicate sono state accompagnate da vento da est o est-sudest, localmente forte. Le raffiche hanno raggiunto i 123 km/h a Great Dun Fell, nei Pennini, e i 106 km/h a Cairngorm Mountains, nelle Highlands.
Anche Parigi si è nuovamente svegliata, lunedì mattina, completamente imbiancata dalla neve. È la seconda volta che accade durante quest’inverno, ma stavolta i trasporti sono stati presi più alla sprovvista e sulle strade che conducono alla capitale ci sono state decine di chilometri di file. Bloccati per ore gli aeroporti, la cui ripresa è stata lenta. Allo scalo parigino di Orly il primo aereo ha potuto decollare alle 9 del mattino, a Charles-de-Gaulle i ritardi e gli annullamenti sono stati moltissimi. Le compagnie aeree si erano accordate già ieri sera tardi per un annullamento preventivo del 30% dei voli programmati, come era accaduto per l’altra fitta nevicata del 5 e 6 gennaio.
In gran parte del centro-nord della Francia, compresa la Bretagna, caratterizzata da clima mite oceanico, la notte tra domenica e lunedì è nevicato, ma nella mattinata quasi ovunque la nevicata si è esaurita per lasciare il posto a una pioggia gelata. Già alle 7 del mattino erano stati 15 i tamponamenti sull’A6, l’autostrada che conduce dal sud a Parigi e che risultava al momento quella con la situazione più difficile.