Esaminando la superficie terrestre, e l’andamento delle grandi correnti atmosferiche, possiamo individuare tre zone dove le temperature sono al di sotto della norma oramai da alcuni giorni.
Mentre sull’Alaska insiste una profonda depressione di origine oceanica, sullo Yukon (Canada occidentale), ha preso piede una struttura anticiclonica piuttosto robusta.
Essa ha quindi originato una discesa fredda sulla parte centrale del Canada, scendendo fino alle zone centro occidentali statunitensi, ove si sono avute anche le prime gelate della stagione.
Nella giornata del 18 Settembre, si sono registrati 2-4°C sotto lo zero fino all’Altopiano del Colorado, mentre sulla costa orientale le minime notturne non scendevano sotto i 15°C, e le massime si aggiravano attorno a +28; +30°C.
Le anomalie termiche sulla zona centro-occidentale statunitense hanno sfiorato i 15°C in meno rispetto alla media settembrina.
Altra zona interessata da una imponente discesa fredda è stata quella degli Urali, dove nei giorni scorsi sono scese isoterme attorno ai -12°C ad 850 hPa.
Anche qui si sono avuti i primi eclatanti valori sotto lo zero della stagione, fino a punte di 7-8°C sotto il punto di congelamento, con massime superiori ad esso di soli 1-2°C.
Qui le anomalie termiche lungo la catena degli Urali fino al Mar Caspio hanno toccato i 10-12°C in meno rispetto alla norma.
Infine, un altro “punto gelido” del nostro pianeta è stato il Sud Africa, sfiorato da intense depressioni Antartiche, e da isoterme attorno allo zero ad 850 hPa.
La zona meridionale dell’Africa ha avuto anomalie termiche negative fino a 10-12°C.
Ma il caldo è presente su altre zone della Terra: anomalie termiche positive di 10-12°C le troviamo su tutta una fascia che va dalla Siberia settentrionale, fino all’Alaska, per poi giungere alla Groenlandia, ove si sfiorano i 15°C positivi rispetto alla norma di settembre.
Ma il posto più “caldo” del Mondo, dalle elaborazioni NOAA, sembrerebbe essere l’Antartide, nella fascia compresa tra 90 e 180° di Longitudine ovest: qui le anomalie positive sfiorano i +20°C rispetto alla norma.
Ma il condizionale è d’obbligo, vista la scarsa presenza di stazioni di rilevamento su quel Continente.