Mosca presenta attualmente un valore termico di -1°C, e sta nevicando, mentre la settentrionale Arcangelo è scesa fino a -2°C.
Non si raggiungono più quindi i “picchi termici” di +8-9°C come nei giorni passati, ma fa ugualmente caldo, in Russia.
Basti pensare a San Pietroburgo, ove adesso sta piovendo con +2°C, per non parlare di altre città settentrionali ed orientali europee, come Helsinki, con +5°C, Riga, con +7°C, e Minsk, ove piove con +5°C.
Si tratta di temperature autunnali più che invernali, in quelle zone.
Tuttavia la situazione sta rapidamente cambiando, grazie ad una possente spinta settentrionale dell’Anticiclone che sta dominando il campo centrale europeo.
Una lingua anticiclonica si sta spingendo infatti dall’Inghilterra in direzione del Polo, passando dalle Isole Svalbard.
Questo farà sì che l’aria freddissima situata al confine tra la Siberia ed il Mar Glaciale Artico possa scendere verso sud, assieme ad una profonda depressione in grado di provocare anche nevicate su tutto il settore russo europeo.
Le basse isoterme attorno ai -15°C faranno precipitare le temperature russe fino ai loro consueti valori invernali, e l’aria fredda scenderà ancora verso sud, in direzione del Mar Nero, Turchia, Balcani ed Egeo.
E l’Italia?
Noi rimarremmo ai margini della situazione, almeno stando ai principali modelli matematici; tuttavia alcune infiltrazioni fredde nei bassi strati potrebbero raggiungerci da est, provocando un certo calo della temperatura vero Santo Stefano.