Soglia ancora sfiorata ma non superata, i 60 gradi sotto zero rimangono una chimera in questo inverno del polo del freddo siberiano, che pur non raggiungendo valori limite eccezionali, fa comunque segnare con costanza temperature al di sotto dei 50 gradi sotto zero, come del resto è normale in quelle zone.
L’ultima notte con -58,9°C è stato stabilito a Ekyuchchyu il nuovo record di freddo stagionale mondiale, anche Verhojansk con -58,3°C raggiunge il proprio limite stagionale.
Toccano i -58°C anche Iema e Suhana. Ojmjakon invece, dopo aver toccato -58,7°C due giorni fa (precedente record di freddo stagionale), risale a -55°C.
Il mese di febbraio è proprio quello in cui a Ojmjakon si è raggiunta la temperatura più bassa in assoluto, quel -67,7°C che rappresenta anche il record di freddo dell’emisfero boreale. Tuttavia verso metà febbraio, a causa della maggiore radiazione solare, le temperature medie di questa regione cominciano inesorabilmente e gradualmente a rialzarsi, tanto che mentre la temperatura media di gennaio a Ojmjakon è di -46,2°C, quella di febbraio è già -41,2°C e quella di marzo -31,2°C.
Per superare la soglia dei 60 gradi sotto zero non c’è più quindi molto tempo, una quindicina di giorni, poi l’impresa diventerà davvero ardua.
Nella mappa le temperature di questa mattina nel nord Asia, si notano nell’area verdina valori attorno ai -50°C (Elaborazione MeteoGiornale).