Ha certo a che fare con le nostre esperienze primordiali, col timore che il buio rimanga tale per sempre, precipitandoci in un inverno senza fine, che è poi un alito di morte; non per niente, il sole è associato alla vita, la luce alla nascita o, come nel caso degli invernanti italo francesi della base Concordia, alla rinascita. Ed ecco il momento in cui, l’11 agosto, il Sole ha fatto capolino oltre l’orizzonte del Plateau Antartico, a 75°06′ S; per il personale, una giornata di autentica festa. Rapidamente ora, l’astro guadagnerà in latitudine, tant’è che fra una decina di giorni i suoi raggi illumineranno anche la base russa Vostok (78°27′), sino ad arrivare, il 22 settembre, giorno dell’equinozio 2009, al Polo Sud geografico.
Per quanto riguarda gli aspetti meteorologici, a Concordia la gente è uscita ad accogliere il sole con queste temperature:
03Z -67,0 °C
04Z -66,7 °C
05Z -63,8 °C
06Z -65,4 °C
Sul resto del Plateau Antartico, l’11 agosto il valore più basso è stato registrato a Vostok con -75,1 °C; il 10 agosto invece, alla stazione automatica australiana di Dome Argus, i sensori avevano segnato -75,9 °C. Relativamente basse anche le temperature al Polo Sud: il 10 agosto la minima è stata di -65,9 °C. Da notare che qui, nella prima decade di agosto, la media è stata di -62,1 °C (-2,4 °C rispetto alla normale).