Una depressione di grandi proporzioni ha interessato la costa nord orientale statunitense, generando fortissime precipitazioni e temperature molto basse per la stagione.
La genesi sta ancora un volta nel contrasto tra l’aria fredda proveniente dal Canada, che si è spinta molto a sud (questa mattina i radiosondaggi misuravano -1°C a 1500 metri di altezza sopra la Florida settentrionale), e l’aria calda che, con venti sud orientali, ha convogliato la forte umidità oceanica a ridosso della costa stessa.
Questo contrasto, è quello che durante l’inverno provoca le grandi tempeste di neve che sconvolgono il Nord est statunitense (La famosa “tempesta del Secolo” del Marzo 1990 ebbe la stessa genesi).
In questo caso sono state le forti precipitazioni a farla da padrone: in un giorno a New York, Central Park, sono caduti 7,81 inches di pioggia, equivalenti a ben 198,4 mm di pioggia, un valore alluvionale al quale la città non è certo abituata.
300 mila abitazioni sono rimaste prive di energia elettrica, dallo Stato di New York al Maine.
Nel Vermont sono caduti 43 cm di neve fresca, e numerose nevicate si sono verificate in Pennsylvania (a Philadelphia), nello stato di New York e nel Maine.
A Philadelphia sono caduti 128 mm complessivi di precipitazione, tra pioggia e neve, mentre all’aeroporto di Newark i millimetri caduti sono stati 144 in sole 24 ore.