Persiste la fase gelida sull’Europa orientale. In Ucraina la situazione si presenta difficile, dopo giorni di nevicate, spesso a carattere di bufera, particolarmente intense nella giornata di martedì 11. Nella zona di Kiev molti villaggi sono ricoperti da un manto nevoso spesso superiore ai 50 cm. Decine di migliaia di residenti sono rimasti senza energia elettrica, con temperature abbondantemente inferiori a 0°C (giovedì 13, minime fino a -17,6°C a Ivano-Frankivs’k, -15,3°C a Seliatyn, -15,2°C a Kamianets-Podilski, -13,4°C a Rivne). A Kiev città la neve ha raggiunto i 54 cm alle 6 GMT di giovedì 13 dicembre, molti alberi sono crollati sotto il peso della neve, le strade sono ghiacciate e il traffico paralizzato. Un grande albero è crollato su di un autobus parcheggiato nel centro della capitale ucraina, ma fortunatamente non si sono registrati feriti. Un altro albero ha colpito, cadendo, un passante, ferendolo. La nevicata nella capitale è stata molto intensa martedì, con 40 mm di precipitazione nevosa tra le 18 GMT di lunedì e la stessa ora di martedì.
C’è molta neve anche in Bielorussia. A Minsk, la capitale, alle 6 GMT di giovedì la neve era alta 26 cm, 36 cm di manto bianco a Borisov (5 dei quali accumulati nelle 24 ore precedenti), 35 a Bragin (13 dei quali accumulati nelle 24 ore precedenti). Giornata di ghiaccio, con massime quindi negative, in tutto il paese, mentre le minime più basse sono state -8,6°C a Dokshitsy e Verhnedvinsk, -8,5°C a Lyntupy, -8,2°C a Sluck (il cielo coperto ha impedito valori “estremi”).
Neve localmente abbondante anche in Romania, dove molto nevosa è stata la giornata di mercoledì 12 dicembre. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 23 mm di precipitazione nevosa a Bucarest (manto nevoso cresciuto da 10 a 25 cm) e Galati (qui siamo passati da 15 a 32 cm), 14 mm a Bacau (nev cresciuta da 27 a 41 cm). Le temperature, già basse mercoledì (Miercurea Ciuc -10,9°C, Botosani -11,3°C, -19,1°C ai 2500 m dell’Omu), sono scese ulteriormente giovedì dove il cielo sia per l’ingresso di aria più fredda sia per le schiarite: Omu -20,7°C, Arad -15,9°C, Miercurea Ciuc -15,7°C, Sibiu -14,0°C, Bucarest -11,1°C.
In Svizzera, giovedì 13 dicembre il gelo è stato intensissimo soprattutto nelle valli, con formidabili inversioni termiche. Giovedì, in Engadina, Samedan (m 1705) è precipitata fino a -25,9°C, mentre 1600 m più in alto, al Corvatsch, il termometro si è fermato a -15,5°C. -25,5°C ai 1970 m di Boffalora, in una conca ai piedi dell’Ofenpass. Mercoledì, -25,5°C ai 1345 m di Ulrichen, nell’alta valle del Rodano, contro i -17,2°C del vicino Grimsel-Hospiz, 625 m più in alto. Con l’avvezione ancora in atto, mercoledì è stato comunque molto freddo anche in quota, con -24,1°C al Corvatsch, -23,4°C ai 3480 m della Jungfraujoch, -18,8°C ai 2490 m del Saentis.
Gelo notevole anche in Croazia e Slovenia giovedì. In Croazia, Slavonski Brod -18,7°C, Gospic -18,2°C, Varadzin -17,5°C, Daruvar -16,6°C, Karlovac -16,1°C, Zagabria/Pleso -15,9°C. In Slovenia, Crnomelj -19,3°C, Slovenj Gradec -19,2°C, Celje e Postojna -17,9°C, Maribor -15,3°C, Lubiana -14,3°C. Il gelo balcanico non ha risparmiato la Bosnia-Erzegovina (Bugojno -19,0°C, Livno -16,9°C, Tuzla -15,0°C, Sarajevo -13,9°C, -17,0°C ai 2070 m della Bjelasnica), la Macedonia (-16,5°C nella capitale Skopje) e la Serbia (Sjenica -23,5°C, Leskovac -20,8°C, Plevlja -20,7°C, Pozega Uzicka -20,3°C, Sremska Mitrovica -18,5°C, Smeredevska Palanka -15,8°C).
Il gelo ha raggiunto livelli davvero considerevoli nel nord di Svezia, Norvegia e Finlandia mercoledì 12 dicembre. In Svezia, Kvikkjokk Arrenjarka -35,4°C, Kvikkjokk -34,6°C, Nikkaluokta -34,0°C, Naimakka -33,6°C, Roparudden -32,7°C, Karesuando -32,3°C, Vajmat -31,7°C, Latnivaara -31,5°C, Nedre Soppero -31,2°C. In Norvegia, Cuovddatmohkki -33,4°C, Karasjok -32,5°C, Kautokeino -30,0°C. In Finlandia, Kevo -31,1°C. Aumento medio di 5°-6°C giovedì 13, con solo la svedese Sveg sotto i -30°C (esattamente -30,2°C).
Il bollettino del gelo siberiano di giovedì 13 dicembre vede Delyankir guidare il gruppo, con una minima di -55,0°C (nuovo limite stagionale emisferico), seguita da Ust-Nera e Ojmjakon con -52,8°C. Mercoledì, Ojmjakon -53,2°C, Ust-Nera -51,4°C.
Ancora molto caldo in alcune zone del Sudamerica. Mercoledì 12 dicembre, temperature molto alte soprattutto nelle aree ai piedi delle Ande di nord Argentina, Bolivia e Paraguay. In Argentina, Catamarca 43,0°C, La Rioja 42,0°C, Las Lomitas 41,0°C, Oran 40,4°C, Chamical 39,9°C. In Bolivia, Bermejo 42,0°C. In Paraguay, Prats-Gil 41,0°C, Gral.Bruguez 39,5°C, ma anche 38,4°C nella capitale Asuncion. Sono valori ben al di sopra delle massime di dicembre, alcuni delle quali citiamo (valori in °C): La Rioja 35,0°, Chamical 33,1°, Oran 32,8°, Asuncion 32,2°.
Il tifone Evan ha interessato le isole Samoa, nel Pacifico Meridionale, portandovi venti tempestosi, piogge torrenziali e onde gigantesche, oltre a causare almeno due vittime. Il tifone ha impattato come categoria 2 nella prima parte (ora GMT) di giovedì 13 dicembre, ma nelle ore successive, descrivendo una traiettoria molto irregolare tra le isole dell’arcipelago, ha rinforzato raggiungendo la categoria 3. Alle 18 GMT il centro del tifone era a 13,4°S 171,17°W, accompagnato da venti sostenuti a 120 km/h, con raffiche fino a 200 km/h. Il tifone si spostava verso nord-nordovest a 4 km/h, ma secondo le previsioni dovrebbe iniziare a dirigersi verso sudovest, in direzione delle isole Figi, dove potrebbe impattare tra la tarda serata di domenica 16 e le prime ore di lunedì 17 dicembre (ora GMT).
Forti piogge giovedì 13 dicembre nel nord del Pakistan, con neve oltre i 1800-1900 m e quota neve in calo verso sera. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, 55 mm a Parachinar (m 1725, inizialmente pioggia, neve dalle 13 GMT), 46 a Islamabad, 38 a Peshawar, 29 a Dir (m 1369, a tratti neve anche qui a fine periodo).
Violenti temporali hanno colpito la città uruguaiana di Artigas mercoledì 12 dicembre. Tra le 12 GMT di mercoledì e le 6 GMT di giovedì sono caduti 88 mm di pioggia, 55 dei quali nelle ultime 6 ore. Un po’ più a ovest, forti temporali anche nell’area delle cascate di Iguacu, tra Brasile e Argentina. Tra le 18 GMT del 12 e le 6 GMT del 13 dicembre, 47 mm a Iguazu (Argentina), 42 a Foz do Iguacu (Brasile).