Molto freddo martedì 4 gennaio in Kazakhstan, con -44,4°C a Kokpekty, -41,6°C a Bol’soe Narymskoe, -40,4°C a Semijarka, -39,9°C a Pavlodar, -38,9°C a Semipalatinsk. Gran gelo anche in Mongolia, con -43,6°C a Gandan Huryee, -42,3°C a Baitag e Tosontsengel, -39,4°C a Tsetsen Uul, -38,6°C a Ulaan-Gom (quest’ultima ha una media delle minime di gennaio di -36,6°C).
Mercoledì 5, la kazaka Kokpekty è scesa fino a -46,5°C. Lo stesso giorno, -42,0°C a Bol’soe Narymskoe, -41,1°C a Semipalatinsk, -40,3°C a Zhangiztobe. In Mongolia, -44,9°C a Gandan Huryee, -44,0°C a Tosontsengel, -40,5°C a Baitag, -40,0°C a Baruunturuun, -39,9°C a Ulaan-Gom.
Torna ad avvicinarsi ai -60°C il “polo del freddo” jacuziano Ojmjakon, precipitato a -59,7°C mercoledì 5 gennaio, dopo i -57,5°C di martedì 4.
-45,0°C lunedì 3 gennaio a Bayanbulak, nel Xinjiang-Uygur (in Cina nordoccidentale), il record di freddo è di -48,0°C registrato nel gennaio 1981 (ma la stazione, a oltre 2400 metri, ha dati completi solo dal 1973). Più settentrionale, ma molto più bassa (m 827), Fuyun è scesa fino a -39,9°C sempre il 3 gennaio.
Nuova recrudescenza di gelo in Scandinavia, in particolare in Svezia centro-settentrionale, mercoledì 5 gennaio. Alcune minime: Nikkaluokta -38,5°C, Naimakka -36,6°C, Nedre Soppero -35,6°C, Karesuando -34,5°C, Pajala -33,4°C, Latnivaara -33,1°C.
Dicembre è stato mitissimo sulla riviera russa del Mar Nero. Tuapse non è mai scesa sotto i 2,5°C registrati il giorno 14, mentre le massime fino al 29 dicembre non erano mai scese sotto i 10°C (11,1°C il 15), per poi fermarsi a 9,8°C il 30 dicembre e a 6,6°C il 31. Da notare varie massime oltre i 20°C, fino ai 21,1°C del 3 dicembre.
Una “ice storm”, ovvero un diffuso episodio di pioggia congelantesi, ha avuto un effetto dirompente su molte aree del sud, del sudovest in particolare, della Cina in questi ultimi giorni, distribuendo uno strato di insidioso ghiaccio. Le autorità cinesi hanno dichiarato che 58.000 persone hanno dovuto abbandonare le loro case in seguito alla formazione di ghiaccio, mentre circa 1200 sono le case collassate. La giornata più critica è stata martedì 4 gennaio. Sono stati segnalati danni a circa 300.000 ettari di colture. L’impatto sui trasporti è stato significativo, dato che la guida è stata resa difficile se non impossibile in molte strade e autostrade coperte di ghiaccio. Molte le strade chiuse. Le province più colpite sono state quelle di Guizhou, Hunan, Chongqing e Sichuan, molte delle quali comprendono vaste regioni collinari o di montagna. Il pericolo causato dal viaggiare su questa sorta di “glassa” è stato notevolmente aggravato sulle strade in pendenza delle aree. Anche se gli inverni in quest’area del sud della Cina sono in genere miti, ondate di freddo anche intenso occasionalmente coincidono con tempeste, causando cadute di pioggia ghiacciata, grandine e neve, invece di pioggia. La pioggia ghiacciata ha luogo quando aria fredda sospinta dall’anticiclone russo-siberiano penetra nei bassi strati dell’atmosfera, al di sotto di aria più mite e umida. La pioggia può ghiacciare a contatto con il suolo, con formazione di ghiaccio vetrato, o prima di raggiungere il suolo cadendo come “ice pellets” o nevischio.
Tra le località cinesi a latitudine più bassa interessate dalla pioggia ghiacciate, citiamo Tongdao (26,1°N), Wugang (26,4°N, qui anche momenti di neve, estremi di martedì 4 -2,1°/-0,5°C), Guilin (25,2°N, 0,2°/2,4°C gli estremi), Chenzhou (25,5°N, estremi -0,2°/0,7°C). Solo pioggia, ma con estremi 3,3°/6,2°C ai 23,5°N di Fogang. A Guangzhou, nota anche come Canton (23,1°N) ha piovuto con estremi termici 4,6°/7,7°C. Freddo anche ad Haikou, a 20°N sull’isola Hainan, con estremi 12,7°/14,7°C. Alcune medie di gennaio: Guangzhou 9,8°/18,3°C, Haikou 14,6°/20,8°C.
Finalmente un po’di harmattan nei giorni scorsi ha spazzato via, per poco, la quasi eterna afa del Golfo di Guinea. Il 1° gennaio minima 17,5°C a Lagos (Nigeria), 19,9°C a Cotonou (Benin), 20,0°C a Lome (Togo) il 2 gennaio. 22,4°; 23,8° e 22,5°C le medie delle minime di gennaio di Lagos, Cotonou e Lome. Nel nord del Benin, 13,9°C la minima del 31 dicembre a Kandi, contro i 15,8°C della media delle minime di dicembre.
La capitale etiope Addis Abeba nell’aeroporto ha fatto registrare una minima in dicembre 2010 di 4,0°C, il giorno 4, bassa ma non eccezionale. La media delle minime di dicembre è 8,1°C, ma il record è rimasto lontano, visto che è di -0,5°C.
Una linea temporalesca è stata molto attiva lunedì 3 e martedì 4 gennaio sulle Antille, principalmente sulla Guadalupa. Secondo la autorità locali, il maltempo ha causato 3 morti e 2 dispersi. Le 5 persone si trovavano su un 4×4 che è stato trascinato via dalle acque. Molte le aree inondate, con l’acqua che ha raggiunto anche gli 80 cm in alcune zone. A La Raizet, sono caduti 73 mm di pioggia tra le 6 GMT di lunedì 3 e la stessa ora di martedì 4 gennaio, nelle successive 24 ore l’accumulo è stato di ulteriori 121 mm.