Sembra incredibile eppure anche in Siberia si chiedono dove si sia nascosto l’inverno, e decisamente con maggior ragione rispetto a noi italiani. Perché in Italia in realtà, complici le inversioni termiche, la prima parte di dicembre è trascorsa, almeno a livello termico, praticamente come da norma climatica o quasi, è mancata solo la neve.
In Russia al contrario, e in particolare nella Siberia centro-meridionale, da un mese e mezzo si stanno avendo temperature enormemente al di sopra delle medie, spesso da record per gli ultimi 120 anni.
Già in novembre infatti aveva fatto molto caldo, sia in gran parte della Russia europea, sia in quella asiatica. Nuovi record mensili di temperature media più calda, fino a 8-9 gradi oltre la media, sono stati stabiliti, in Europa, a Mosca, San Pietroburgo, Vologda e Kazan, in Asia (Siberia), a Krasnojarsk, Omsk e Tobolsk. Si tratta solo di alcuni esempi, la lista sarebbe più lunga.
Su parte della Russia europea dicembre ha cambiato volto, nel sud, tra i mari Nero e Caspio, sono arrivati gelo e neve, anche nel nord le temperature sono scese ben sotto le medie, ma soprattutto nella Siberia centro-meridionale continua a fare molto caldo.
A Barnaul nei primi 15 giorni del mese la temperatura media è stata di -3,5°C, rispetto ad un valore climatologico medio di -12,9°C. Al suolo c’è un solo centimetro di neve e oggi la massima ha toccato 2,9°C!.
A Novosibirsk la media mensile è finora di -3,9°C a fronte di una climatologica di -14°C. Oggi 16 dicembre, con una temperatura che è arrivata a quasi 2°C, sono caduti 6 cm di neve, portando l’accumulo totale a 9 cm, l’anno scorso in questi stessi giorni la temperatura scendeva a -40°C e l’accumulo nevoso era di 40 cm!
A Krasnojarsk la media mensile è fino ad ora di -3,7°C, rispetto ad una climatologica di -13,7°C. Oggi la temperatura massima è salita a 1°C e ci sono 5 cm di neve al suolo.
La causa dell’ulteriore impennata delle temperature in questi ultimi giorni è dovuta al fronte di aria calda in risalita dal Turkmenistan, come risposta alla circolazione ciclonica fredda presente nella regione degli Urali.
Fa piuttosto caldo anche più ad est. A Irkutsk la media mensile è di -9,1°C a fronte di una climatologica -15,4°C, ma soprattutto il 2 dicembre con 5,3°C è stato stabilito il nuovo record di temperatura più alta per il mese di dicembre, precedente 4,6°C.
Va un po’ meglio al confine occidentale della Siberia, la regione degli Urali è infatti sotto l’influenza di un vortice artico. A Ekaterinburg oggi nuova minima stagionale a -20.5°C e media mensile di -7,7°C rispetto ad una climatologica di -11°C. Nuova minima stagionale anche a Cheljabinsk con -18,8°C, media mensile di -6,8°C a fronte di una climatologica di -11,1°C.
Non fa troppo freddo nemmeno in Jacuzia, dove in tutto il mese nessuna località ha ancora raggiunto i -50°C ed è già tanto arrivare a -40°C. E nell’estremo oriente russo, nella regione che si affaccia sullo Stretto di Bering, le anomalie calde localmente sono addirittura superiori a quelle della Siberia centrale!
Di fatto, il grande anticiclone russo-siberiano, causa l’azione di vari vortici perturbati, artici o pacifici, non è ancora riuscito a porre solide basi e a congelare l’intera parte settentrionale del continente asiatico.