E’ allarme massimo negli USA, per l’avvicinamento alla costa orientale dell’uragano Irene che si è lasciato alle spalle una scia di danni molto significativi in particolare sulle isole sud-orientali dell’arcipelago delle Bahamas. L’uragano è già passato anche sulla Repubblica Dominicana e su Haiti, dove venti e piogge torrenziali hanno causato ingenti danni, inondazioni e migliaia di sfollati, poiché diverse case sono state danneggiate. Un bilancio provvisorio riferisce di almeno due morti e 4 feriti su Haiti, dove a preoccupare è anche il rischio di un nuovo aumento dell’epidemia di colera.
Secondo gli esperti dell’US National Hurricane Center, il centro nazionale per gli uragani di Miami, Irene (il primo uragano stagionale formatosi in Atlantico) potrebbe persino raggiungere il livello d’intensità quattro rispetto ad un massimo di cinque previsto sulla scala Saffir-Simpson: se dovesse raggiungere tale categoria, la velocità dei suoi venti potrebbe superare i 210 chilometri orari. Si è già approntato un piano di emergenza per evacuare chi si trova nelle zone esposte sulla costa, laddove è atteso l’impatto micidiale dell’uragano. La Marina Usa ha ordinato alle navi della seconda flotta, di stanza a Hampton Roads, in Virginia, di mollare gli ormeggi e portarsi in mare aperto per non farsi sorprendere in rada dalle onde.