Si avvia ad una fine ingloriosa l’inverno meteorologico in Russia, dove negli ultimi giorni si sono battuti un mare di record di caldo giornalieri.
Tutta la Russia europea è invasa da masse d’aria, a sud subtropicali, a nord atlantiche, che stanno portando un insolito tepore sia nelle terre artiche che in quelle temperate continentali.
Il 24 febbraio record di caldo giornaliero a Mosca con 5,6°C, precedente 5,4°C nel 1990. Tutto l’inverno a Mosca è stato più caldo del normale, salvo brevi momenti, tanto che si colloca al sesto posto tra gli inverni più caldi di sempre preceduto solo dal 1961, 1989, 1990, 2000 e 2008.
Sempre nel settore centrale della Russia europea nuovi record giornalieri sono stati registrati anche a Kazan con 3,7°C, a Tambov con 4,5°C, a Penza con 3,9°C, a Tver con 6,3°C, a Rybinsk con 5,4°C e in altre località minori.
Molti record giornalieri anche nelle terre artiche e subartiche nel nord-est della Russia europea. Ecco alcuni esempi: Koynas 2,5°C, Vorkuta -0,6°C, Salekhard -0,6°C, Ust-Cilma 1,3°C, Pechora 1,7°C. Ma in questa zona ancora più caldo era stato il 23 febbraio, con punte di 2,9°C a Pechora e 2,8°C a Ust-Cilma, e una temperatura positiva (0,6°C) persino nella solitamente glaciale Hoseda-Hard.
Altri record sono stati registrati il 22 febbraio e, probabilmente, anche il 25 febbraio. Altri è assai probabile che se ne batteranno nei prossimi giorni, quando si potrebbe tornare a vedere i 20 gradi lungo le coste del Mar Nero.
Il caldo non si è limitato al settore europeo, perché un nuovo record di giornata è stato registrato anche a Cape Uelen, nell’estremo oriente russo. Clima mite inoltre nel settore asiatico oltre gli Urali.
A bilanciare un minimo tutti questi record di caldo segnaliamo il ritorno di temperature sotto i -50°C in Jacuzia, dove Delyankir ha raggiunto -51,6°C. Salvo miracoli però anche per quest’anno i -60°C rimarranno un miraggio.