Caldo fuori stagione in alcune zone della Francia meridionale, in particolare nel dipartimento dei Pyrenees-Orientales, dove sabato 5 gennaio si sono registrati questi valori massimi: Llau 25,2°C, Eus 24,2°C, Serralongue 23,2°C, Vives 22,4°C, Caixas 21,4°C, Perpignan 20,3°C. La posizione dell’anticiclone ha favorito lo spirare di venti settentrionali che hanno trasportato aria già in origine molto tiepida e ulteriormente riscaldata per effetto favonico. La tramontana ha soffiato con raffiche fino a 102 Km/h a Cap Bear, 98 a Caixas, 80 a Perpignan. Lo stesso giorno, dove il cielo è rimasto coperto da nubi basse le temperature sono rimaste molto più basse, con massime per esempio 7,1°C a Biarritz e 6,6°C a Tolosa.
In Svizzera, il foehn ha portato grande caldo sabato 5 gennaio nel Canton Ticino, con temperature che si sono spinte fin sopra i 20°C. A Locarno e Lugano la colonnina di mercurio ha sfiorato addirittura i 23 gradi (Lugano 22,3°C, Locarno-Monti 22,6°C), ma anche in tutto il resto del Cantone si sono registrati valori anomali con temperature anche 15 gradi sopra la medie, citiamo Stabio 21,9°C, Locarno-Magadino 21,1°C, Grono 20,1°C, Comprovasco (m 575) 18,9°C, Robbia (m 1078) 13,3°C, Monte Generoso (m 1608) 10,2°C. Questo clima da primavera inoltrata ha fatto riversare per le strade persone in maglietta, tra cui turisti increduli per questo caldo in pieno gennaio.
I venti caldi sul bordo occidentale dell’anticiclone hanno portato aria molto calda fino all’Islanda venerdì 5 gennaio. La temperatura ha raggiunto12,2°C a Skjaldthingsstadir, 11,1°C a Akureyri, 10,7°C a Reykjavik, 10,2°C a Stykkisholmur. Alcune medie delle massime di gennaio: Akureyri 0,9°, Reykjavik 1,9°, Stykkisholmur 1,0°. La stessa massa d’aria ha portato il termometro fino a 11,3°C a Thorshavn, nelle isole Far Oer.
Davvero notevoli gli effetti della risalita calda anche sulle Highlands scozzesi, con il termometro che sabato 5 gennaio è arrivato a 13,3°C al Cairngorm (m 1245) e a 10,1°C ad Aonach Mor (m 1130).
Massime localmente vicine ai 10°C sabato 5 gennaio in Norvegia, con 9,9°C a Skalmen Fyr, 9,1°C a Byglandsfjord/Solbakken, 9,0°C a Laerdal-Tonjum, 8,4°C ad Alesund e Krakenes, 8,3°C a Bergen. Colpiscono anche i 7,2°C ai 974 m di Fokstua. Venerdì 4 la soglia dei 10°C è stata addirittura superata: Ualand-Bjuland 10,8°C, Veggli 10,2°C, Laerdal-Tonjum 10,1°C, Byglandsfjord/Solbakken 10,0°C, Bergen/Florida 9,3°C, Geilo/Oldebraten (m 774) 8,0°C.
Ondata di calore di eccezionale intensità in Australia. Temperature superiori ai 40°C, venti caldi e bassa umidità sono state tra le cause di devastanti incendi in Tasmania. Migliaia di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni, nella città di Dunalley sono andate in fumo 85 case. Temperature pari o superiori ai 40 gradi sono state registrate su almeno l’80 per cento del paese. I valori più alti si sono verificati negli stati del Victoria, dell’ Australia Meridionale e della Tasmania. In alcune località di quest’ultima, isola situata a sud dell’Australia continentale e dal clima normalmente fresco (con carattere oceanico) sono stati raggiunti e superati i 41°C, con vari record battuti.
Hobart, la fresca capitale della Tasmania, è salita fino a 41,8°C venerdì 4 gennaio, battendo ampiamente il precedente record assoluto di 40,8°C del 4 gennaio 1976, in una serie storica di 126 anni sempre nello stesso osservatorio. Anche Hobart Airport ha battuto il suo record, registrando 40,3°C (precedente 40,1°C il 3 gennaio 1991). Ancora in Tasmania, record a Bushy Park (40,3°C, precedente 39,5°C), a Bull Bay (41,0°C, precedente 38,5°C), a Eddystone Point (36,5°C, precedente 36,1°C, la stazione è costiera). Record a raffica anche in Australia Meridionale, all’aeroporto di Adelaide con 44,1°C (precedente 44,0°C il 28 gennaio 2009), a Wudinna (48,2°C, precedente 48,0°C), a Kimba (46,0°C, precedente 45,6°C). Strabiliante 38,5°C sul cucuzzolo del Mount Lofty, a 770 m, la collina che domina Adelaide, non certo un punto propenso a irraggiamento, che già segnalammo alle cronache per una insolita nevicata tardo-primaverile lo scorso novembre. In Victoria, record a Portland/Cashmere Airport (42,1°C, precedente 41,6°C il 26 gennaio 2006). Qualche record anche il 5 gennaio, tra i quali Yarrawonga 45,0°C (Victoria, precedente 44,3°C) e Hay/Miler Street 47,0°C (New South Wales, precedente 46,0°C).
Mentre nel nord dell’India in questi giorni le temperature sono inferiori alla norma, nel centro-sud sono stati battuti vari record mensili di caldo. Bangalore nonostante i suoi 920 m ha registrato 32,0°C il 4 gennaio (la media delle massime di gennaio è 27,3°C), ma in vaste aree del centro-sud indiano, specialmente nella parte occidentale, vi è stata una apoteosi di record, con valori a bassa quota spesso sopra i 35°C. Venerdì 4 gennaio citiamo Gulbarga e Sholapur 35,5°C, Kurnool 35,1°C, Anantapur 34,7°C. Sabato 5 gennaio Anantapur 35,9°C, Gulbarga 35,4°C, Kurnool 35,1°C, Raichur 35,0°C, Sholapur 34,8°C, Belgaum (m 758) 33,6°C (media delle massime di gennaio 29,3°C).
Giovedì 3 gennaio forti piogge hanno provocato inondazioni e frane nel nord dello stato di Rio de Janeiro, in Brasile. Il maltempo ha fatto almeno due vittime, ma si contano anche 8 dispersi. Oltre 10000 persone sono state evacuate, oltre 5000 sono rimaste isolate, ma circa 2 milioni di persone sono state coinvolte in qualche modo nell’ondata di maltempo. 70 rifugi di emergenza sono stati attrezzati per ricoverare 7000 persone circa. Nell’arco di 24 ore, sono caduti 175 mm di pioggia a Petropolis, 213 a Teresopolis, 236 a Xerems, 254 ad Angra dos Reis.
In Israele, tra le 6 e le 18 GMT di sabato 5 gennaio, 53 mm di pioggia sono caduti a Bat Dagan e al Ben Gurion Airport di Tel Aviv.