Un sistema depressionario sul Mar del Giappone ha dato luogo a piogge localmente intense nel paese del Sol Levante tra sabato e domenica. Le tre località più piovose, dopo l’isola di Oshima che ha registrato 178 mm, sono state Oita con 84 mm, Shimizu con 78 mm e Fukue con 69 mm. La depressione è stata accompagnata da venti piuttosto intensi. A Tanegashima sono state registrate raffiche intorno alle 35 miglia orarie.
L’area di convezione che si stava sviluppando da sabato nella parte est dell’Oceano Indiano Meridionale si è rinforzata fino a diventare il ciclone tropicale 02S domenica mattina. In quel momento la tempesta era centrata 242 miglia a ovest-nordovest delle isole Cocos e si spostava verso ovest-sudoovest a 15 miglia orarie, con venti sostenuti fino a 50 miglia orarie. L’ambiente in cui si trovava la tempesta, avente comunque lo status di “tropical storm”, era favorevole a una ulteriore lieve intensificazione, con spostamento verso sudovest. Infatti per le 6 GMT di lunedì 7 la tempesta era “vista” dai bollettini centrata a 12,5°S 89,1°E, rispetto ai 10,9°S 93,6°E di 24 ore prima, con venti sostenuti fino a 63 miglia orarie. Nel suo cammino, 02S comunque interessa solo aree di mare aperto.
Domenica 6 novembre non erano segnalati nessuna tempesta tropicale e nessun tifone nel Pacifico Occidentale. Tuttavia, era presente un’area depressionaria sulla parte sud del Mar delle Filippine, in movimento verso ovest-nordovest, che meritevole di essere monitorata attentamente. Non era infatti affatto esclusa la possibilità che essa muovesse verso le Filippine centrali, probabilmente raggiungendole tra mercoledì e giovedì. In effetti la depressione si è rinforzata rapidamente e martedì dovrebbe diventare tempesta tropicale, per poi rinforzare a tifone di categoria 1 (notizie su https://www.meteogiornale.it/news/read.php?id=12253).
-37,8°C la minima di Ojmjakon, in Jacuzia (Russia asiatica), sabato 5 novembre. La minima di domenica è ulteriormente scesa a -39,8°C. La “capitale del freddo” si avvicina così rapidamente alla soglia dei -40°C.
Una bassa pressione centrata a sud dell’Islanda ha “pilotato” una serie di fronti freddi verso il Regno Unito. Quello che ha attraversato il paese domenica 6 novembre ha dato luogo a piogge localmente intense, ma più significativi sono stati i forti venti. In Scozia le raffiche hanno raggiunto le 45 miglia orarie a North Rona e le 39 miglia orarie a South Uist Range. Plymouth, nell’Inghilterra sudoccidentale, tra sabato pomeriggio e domenica è rimasta a lungo interessata da venti sostenuti da sudovest tra le 25 e le 40 miglia orarie, accompagnati da pioggia “nebulizzata”, un tipico tempo “britannico”.