Mercoledì 22 febbraio il maltempo ha picchiato duro nel nostro sud, in particolare in Sicilia, ma anche in Tunisia e in Algeria nordorientale. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, in Tunisia, Tabarka 71 mm (53 mm in 12 ore, tra le 6 e le 18 GMT), El Kef e Beja 58, Tunisi 48, Jendouba 47. In Tunisia rischia l’inondazione la città di Mateur, che rischia di essere invasa dalle acque del fiume Joumine, ingrossato dalle piogge torrenziali degli ultimi giorni. L’acqua ha raggiunto alcuni quartieri della periferia, dove sono a lavoro unità della Protezione civile per liberare piani terra e scantinati, già sommersi, e consentire agli abitanti di mettersi in salvo. Il timore è che le acque dello Joumine superino gli argini, invadendo la zona industriale, con danni gravissimi all’economia dell’intera area. Situazione grave anche a Biserta, dove, in alcuni punti del centro cittadino, decine di automezzi sono rimasti intrappolati nell’acqua, che ha anche superato il mezzo metro d’altezza. Fonti della Protezione civile hanno fatto sapere che tre persone (due a El Kef, l’altra a Biserta) sono morte per il maltempo. A El Kef una marea di fango ha investito un’autovettura che aveva a bordo sei persone, quattro sono riuscite ad abbandonare l’abitacolo e a mettersi in salvo, le altre due sono rimaste intrappolate nella vettura e sono morte. A Biserta è stato recuperato il cadavere di un ragazzo di 15 anni, travolto dalle acque di un fiume che aveva rotto gli argini.
In Algeria, tra le 18 GMT di martedì e mercoledì, Souk Ahras 88 mm, Medea 51 (in parte nevosi, siamo a 981 m), El Kala 38. Le piogge sono arrivate fino al settore orientale del Sahara algerino, tra le 12 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì 6 mm a Ouargla e 4 ad Hassi-Messaoud, che ha una media di febbraio proprio di 4 mm.
Forti venti da ovest-sudovest e precipitazioni abbondanti e persistenti mercoledì 22 febbraio nei settori occidentali della Gran Bretagna. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 56 mm a Capel Curig, 48 a Shap, 26 a Eskdalemuir, 23 a Skye/Lusa. Le raffiche di vento hanno raggiunto i 165 km/h al Cairngorm e i 141 a Cairnwell, entrambe sulle Highlands, mentre al Great Dun Fell, sui Pennini, si sono toccati i 137 km/h.
Superati i 20°C giovedì 23 febbraio in molte stazioni in Spagna, Portogallo e sud della Francia. In Spagna, Gerona 22,8°C, Tortosa 21,5°C, Jerez 21,4°C, Cordoba 21,1°C, Valencia 20,9°C, Badajoz 20,6°C. In Portogallo, Monte Real 21,2°C, Porto 20,7°C, Coimbra 20,5°C, Lisbona/Geof 20,0°C. In Francia, Montpellier 22,5°C, Le Luc 21,6°C, Nimes/Courbessac 20,0°C.
In Spagna, oltre alle massime elevate spiccano le formidabili escursioni termiche, soprattutto sulla Meseta. Tra le stazioni già segnalate, Gerona, Cordoba e Badajoz hanno avuto minime -1,6°, -2,1° e -3,5°C. Escursioni notevolissime anche a Salamanca (-7,1°/15,5°C), Madrid/Barajas (-5,0°/18,5°C), Cuenca (-4,7°/18,3°C), Teruel (-8,3°/16,8°C), Albacete (-5,4°/16,2°C), Granada (-4,4°/17,7°C).
Continua il grande gelo sull’altopiano anatolico, in Turchia centro-orientale. Martedì 22 febbraio, Erzurum -29,8°C, Kars -27,0°C, Agri -25,0°C, Sivas -21,2°C, Erzincan -18,9°C, Ankara/Esenboga -17,0°C. Mercoledì, Erzurum -29,2°C, Kars -27,7°C, Agri -24,7°C, Mus -21,7°C, Sivas -21,3°C, Erzincan -19,1°C, Ankara/Esenboga -15,1°C.
Due grandi valanghe hanno ucciso almeno 16 soldati indiani in Kashmir, ferendone altri 9, mentre si contano anche 3 dispersi. Le valanghe si sono abbattute mercoledì 22 febbraio su due postazioni militari durante una abbondante nevicata. La prima valanga ha interessato una installazione a Dawar, a nord di Srinagar, uccidendo 13 soldati, mentre altrettanti sono stati estratti vivi dalla massa nevosa. La valanga, che ha interessato un’area non considerata particolarmente a rischio, ha danneggiato 25 veicoli e 17 baracche. La seconda valanga ha causato 3 morti e 6 feriti a Sonamarg, a nordest di Srinagar. A Srinagar (m 1587) la precipitazione di mercoledì è stata piovosa (14 mm tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì), con temperatura scesa a tratti sui 3°-4°C, ma oltre i 2000 metri la neve è caduta abbondante.
Forti piogge in Giappone giovedì 23 febbraio, in particolare nel sud. Tra le 18 GMT di mercoledì e la stessa ora di giovedì, Shionomisaki 114 mm, Omaezaki 69, Oshima 59, Naha 55, Miyakojima 42, Choshi 41. A Hokkaido, l’isola più settentrionale del paese, le precipitazioni sono state quasi ovunque nevose.
-51,4°C a Verhojansk giovedì 23 febbraio, -49,2°C a Ojmjakon, l’altro “polo del freddo”. Mercoledì, Verhojansk -51,1°C, Ojmjakon -50,7°C. Si tratti di valori notevoli per l’ultima decade di febbraio, la media delle minime di questo mese è -48,1°C per Verhojansk e -48,5°C per Ojmjakon, ma nell’ultima decade le medie sono di un paio di gradi più alte.
Ancora una giornata molto calda negli USA meridionali mercoledì 22 febbraio. Notevoli soprattutto i valori in Texas: Austin 31,1°C, Del Rio e Corpus Christi 29,4°C, Brownsville 28,9°C, Victoria 27,8°C, Houston, Abilene, San Angelo e San Antonio 27,2°C, Waco 26,7°C, Amarillo (1100 m) 24,4°C. In Louisiana, Shreveport 27,8°C, New Orleans 26,7°C. Alcune medie delle massime di febbraio, in °C: Brownsville 22,3°, Corpus Christi 20,6°, San Antonio 18,7°, Houston 18,5°, Austin 17,4°, Shreveport 15,9°, Amarillo 11,6°.
Molto caldo in Chad giovedì 23 febbraio, con alcune massime oltre i 40°C: Am-Timan 41,4°C, N’Djamena 41,0°C, Sarh 40,8°C, Ati 40,2°C, Abeche 40,0°C. 37,9°C la media delle massime di febbraio di Am-Timan e Sarh, 35,2°C quella di N’Djamena.