Ingrid e Manuel, le due violente tempeste che si sono abbattute sul Messico dalle coste del Pacifico a quelle del Golfo del Messico, hanno causato la morte almeno di 42 persone e seminato la distruzione su vaste aree del territorio nazionale.
L’uragano Ingrid, degradato a tempesta tropicale, ha raggiunto la terraferma lunedì a La Pesca, nello stato di Tamaulipas, a nord della costa occidentale del paese, ma è la tempesta tropicale Manuel, abbattutasi sulle coste dello stato di Guerrero, che si affaccia sul Pacifico, ad aver causato più danni.
Il governo messicano parla di 22 morti, dei quali 15 nel Guerrero, dove Acapulco, la notissima località turistica sulla costa pacifica, è isolata, dopo che una serie di frane hanno reso inagibile l’autostrada che collega la località con Città del Messico.
Il ministro degli Interni, Miguel Ossorio, ha annunciato che sarà lanciato un ponte aereo per inviare aiuti verso Acapulco, sottolineando che quello delle ultime ore costituisce «un fenomeno idrometeorologico difficile e complesso».
Il Messico si è trovato stretto a tenaglia tra due violente tempeste a est e ovest, una circostanza senza precedenti nella storia recente del paese, come ha ribadito anche il coordinatore nazionale della Protezione Civile, Luis Felipe.
Tra le 6 GMT di domenica 15 e la stessa ora di lunedì 16, 134 mm di pioggia a Manzanillo (effetto di Manuel), 89 a Monterrey (colpa di Ingrid). Nelle 24 ore precedenti, 203 mm ad Acapulco (Manuel), 162 ad Arriaga (Manuel), 121 a Jalapa (Ingrid), 91 a Tampico (Ingrid).
Ma le piogge non sono ancora terminato, nuove allerte sono state emanate dal National Hurricane Center anche per oggi, dove localmente sono possibili accumuli fino a 500 mm.