Il grande gelo che da giorni attanaglia il nord della Siberia, ha raggiunto anche le terre artiche dell’estremo oriente russo, in quella regione della Čukotka che si allunga fino allo stretto di Bering. A Bilibino il termometro è sceso a -36,9°C, a Čaun, lungo la costa del Mar della Siberia orientale (nella foto sat), a -36,2°C, a Ostrovnoe a -35,7°C e valori di poco superiori si sono registrati in varie altre località della regione.
Anche Anadyr, la capitale della regione, ha raggiunto il proprio nuovo limite stagionale, toccando stanotte -23,4°C, con la massima che si è fermata a -20,6°C, 10 gradi sotto la media.
Tra le città maggiori dell’artico russo, continua a fare freddissimo a Norilsk, dove la minima ha raggiunto il nuovo limite stagionale di -36,2°C, ma soprattutto la massima, durante la giornata di ieri è rimasta sotto i -30 gradi, raggiungendo soltanto -31,6°C. Il valore è persino inferiore alla temperatura minima media di febbraio, il mese più freddo, e 17 gradi inferiore alla massima media di novembre. Tuttavia a Norilsk forti fluttuazioni climatiche, con temperature che possono andare molto sotto o sopra media, non rappresentano un’eccezione.