Mentre il Polo Nord ha attraversato un periodo caldo nel corso di questo mese di Ottobre, anche a causa di numerosi scambi meridiani, in particolar modo con il Nord America, la Siberia sta attraversando un periodo di freddo di gran lunga superiore a quella che è la norma di questo mese.
L’Anticiclone del Pacifico ha compiuto una vasta escursione verso nord agli inizi del mese, trasportando aria mitissima oceanica sul Polo, che si è così surriscaldato, ma aria gelida polare è scesa sul Continente Nord Americano, portando temperature minime da record per questo periodo, mentre un secondo blocco freddo si è installato sul settore russo, dove si sta continuamente auto-alimentando grazie alla scarsità della radiazione solare ed alla perdita di calore.
Infatti osservando la circolazione su scala generale, notiamo la presenza di alta pressione sull’Europa che agisce da blocco alle correnti atlantiche occidentali.
Se da una parte, quindi, le perturbazioni latitano sull’Europa Centrale ed il Mediterraneo, dall’altro, lontano dall’influenza delle masse miti atlantiche, il territorio siberiano si sta rapidamente raffreddando: le temperature ad 850 hPa sono attualmente di -25°C, mentre le minime al suolo hanno raggiunto i -29,5°C a Dzalinda, i -28,9°C a Kikki Iakki, e addirittura -35,7°C a Segen Kyuel, nella Siberia Centrale.
Tale temperatura è inferiore, ad esempio, a quelle che si sono verificate nei due tradizionali “poli” del freddo siberiano: ad Ojmjakon si sono registrati infatti “solamente” -32,5°C, mentre a Verhojansk -30,0°C.
Si tratta comunque di dati nettamente inferiori alla norma di Ottobre, che, per Verhojansk, ammonta a soli -19°C.
Impossibile dire fin da ora se questo freddo preluderà ad un rigido inverno europeo, anche se occorre dire che erano diversi anni che non si vedeva un Anticiclone Russo così in gran spolvero e così attivo.
Esso è previsto addirittura in rinforzo, in Asia, nei prossimi giorni, quando le temperature potranno calare ulteriormente di diversi gradi.