Il tifone Krosa venerdì rappresentava una notevole minaccia per le isole Sakishima, appartenenti al Giappone, e per il nord di Taiwan. Nella serata di venerdì 5 ottobre, intorno all’occhio del tifone, situato 150 miglia a sud di Ishigakijima, Giappone, e 290 miglia a sudest di Taipei, Taiwan, il vento soffiava fino a 240 km/h, con raffiche fino a quasi 300 km/h. Il tifone si spostava verso nord-nordovest a 14 km/h, cosa che dovevo portarlo a passare sulle isole Sakishima e il nord di Taiwan sabato, con piogge torrenziali e forti venti diffusi però su un’area molto vasta, fino al nord dell’isola di Luzon, Filippine, e alle isole Ryukyu centrali. In effetti, sabato alle 6 GMT l’occhio era situato a 24,5°N 122,3°E, ormai vicinissimo all’estremità nordorientale di Taiwan, con venti sostenuti fino a 230 km/h (categoria 4). Attraversando l’isola, il tifone dovrebbe perdere un po’ di forza, per emergere nuovamente in mare aperto, già intorno alle 18 GMT di sabato, come tifone di categoria 3 (vento sostenuto fino a quasi 195 km/h), centrato a 26,0°N 121,0°E. Successivamente, Krosa, dovrebbe muoversi lentamente in direzione nord-nordest, parallelo alle coste della Cina orientale, continuando lentamente a indebolirsi.
All’aeroporto di Taipei, capitale di Taiwan, alle 16 di sabato, ora locale, il vento sostenuto ha raggiunto i 128 km/h, con raffiche fino a 172 km/h.
Piogge localmente molto intense hanno colpito parte dell’India orientale tra giovedì e venerdì, per effetto di una perturbazione di carattere tropicale proveniente dal Golfo del Bengala. Nello stato di Andhra Pradesh, la città costiera di Vishakhapatnam è stata alluvionata da 234 mm in sole 24 ore, tra giovedì mattina e venerdì mattina, ora locale. L’accumulo indicato eguaglia quello medio di ottobre.
Nubifragi collegati all’ex tifone, poi tempesta tropicale, Lekima, hanno interessato parte del nord del Vietnam e del Laos nei giorni scorsi. A Thanh Hoa, in Vietnam, in 48 ore, tra la sera di mercoledì e quella di venerdì, ora locale, sono caduti 223 mm di pioggia. A Savannakhet, in Laos, 217 mm di pioggia sono caduti in 72 ore, tra le 6 GMT di martedì e la stessa ora di venerdì, 124 dei quali in sole 24 ore, quelle centrali del periodo indicato.
Sempre a causa dell’ex tifone Lekima, forti piogge hanno interessato anche la Thailandia orientale. Giovedì 4 ottobre, sono stati registrati 143 mm a Phetchabun, 124 a Phitsanulok, 116 a Lomsak, 71 a Roi Et. Mercoledì 3, registrati 128 mm a Nakhon Phanom e 91 a Mukdahan.
Forti venti rafficosi, associati a temporali, hanno prodotto dense nubi di polvere e sabbia in parte dell’Iraq settentrionale venerdì, riducendo praticamente a zero la visibilità a Mosul e Tal Lafar.
Tra mercoledì e giovedì, 20 cm di neve sono caduti a Tisul, nella Siberia sudoccidentale. Da segnalare anche il freddo intenso, con estremi termici -9,5°/-1,5°C giovedì. Non è insolito che nevichi in quell’area ai primi di ottobre, ma in questo caso è stata notevole la repentinità del cambiamento delle condizioni atmosferiche, visto che martedì il termometro era salito fino a 19,7°C.
Giovedì 4 ottobre, per il quinto giorno consecutivo, una intensa onda di calore ha interessato la parte centrale del Sud America. In Paraguay, Prats-Gil ha toccato i 42,2°C, superando i 39°C per la quinta volta consecutiva, mentre Mariscal Estigarribia ha fatto segnare una massima di 40,6°C, anch’essa la quinta consecutiva oltre i 39°C. Giovedì, segnaliamo anche i 40,0°C di massima di Las Lomitas, in Argentina settentrionale.