Dopo un esordio decisamente sopra la norma termica, al Polo Sud geografico novembre è rientrato nei parametri consueti. Il secondo mese della transizione verso l’estate ha visto i valori riportarsi sotto ai -40 °C cosicché anche la media, al 22 novembre, si mantiene a circa -1 °C rispetto alla normale (1957-2007: -38,4 °C). Nell’ultima decade tuttavia, la temperatura continua la sua ascesa, come mostra la tabella successiva (norma: 1958-2002; fra parentesi lo scostamento 2008):
1-10 novembre -42,6 °C (+3,7 °C)
11-20 novembre -37,8 °C (-1,9 °C)
21-30 novembre -34,3 °C
È la costante presenza del Sole sopra l’orizzonte a riscaldare i bassi strati dell’atmosfera, dove l’albedo non riesce a contrastare del tutto la radiazione incidente. Si tratta d’un processo che prosegue oltre il solstizio estivo (21 dicembre), poiché i giorni normalmente più caldi, alla base americana Amundsen-Scott si registrano tra il 28 dicembre e il 6 gennaio (medie giornaliere superiori a -26 °C).
In prospettiva storica, novembre al Polo Sud sta mostrando segnali di riscaldamento, come visualizzato dalla regressione lineare calcolata nel grafico (tendenza: +2,2 °C/secolo) e come mostra anche il seguente quadro decennale:
1957-’66 -39,0 °C
1967-’76 -38,4 °C
1977-’86 -38,3 °C
1987-’96 -38,6 °C
1997-’06 -37,6 °C
Continuando a leggere il grafico, balza all’occhio la fortissima variabilità interannuale del decennio 1980-’89, di cui si riassume il quadriennio più eclatante:
1980 -33,7 °C
1981 -41,9 °C
1982 -32,3 °C
1983 -43,1 °C
Per tornare all’attualità, va notato come anche gran parte del Plateau Antartico sia rientrato nella norma termica, dopo i forti rialzi registrati verso la metà del mese (si veda: www.meteogiornale.it/news/read.php?id=19031). Il 21 novembre alla stazione automatica Dome Argus i sensori hanno infatti segnato una minima di -48,0 °C; alla base italo francese Concordia il giorno 22 si è arrivati a -49,3 °C (dato sinottico 1800 UTC); alla base russa Vostok, infine, il giorno 23 si sono registrati -47,0 °C.