Si amplia il numero di stazioni antartiche che, in questi giorni, stanno facendo registrare valori pari o inferiori ai -70 °C.
Procedendo con ordine, il 19 maggio una minima di -70,5 °C è stata raggiunta a Dome Argus, l’AWS (Automatic Weather Station) impiantata dall’Australian Antarctic Division a 4.084 metri di quota, in quello che è il luogo più elevato del plateau orientale.
Nello stesso giorno a Dome C II, AWS operata dall’Antarctic Meteorological Research Center dell’Università del Wisconsin, si sono toccati i -70,0 °C (0850 UTC); Dome C II sorge a poche decine di chilometri da Concordia, la base permanente italo francese che, sempre il 19 maggio, ha segnato -71,8 °C mentre il 20 maggio (1300 UTC) si è portata a -70,9 °C. Da notare che a Modesta, AWS che fa parte del network del PNRA (Programma Nazionale Ricerche in Antartide) e sorge a 1.924 metri di quota nell’entroterra del Ghiacciaio Priestley, il 20 maggio si sono rilevati -55,6 °C (1100 UTC) che, data la quota e la relativa distanza dalla linea costiera, rappresentano un valore di interesse. Nella base russa Vostok infine, il 20 maggio il termometro si è fermato a -71,1 °C.
Meno fredda la regione del Polo Sud (quella compresa entro gli 89° lat. S): alla base americana Amundsen-Scott il 19 maggio la minima è stata di -63,4 °C mentre il 20 maggio (1200 UTC) ha toccato i -63,1 °C. Alle AWS Nico ed Henry infine, si è andati rispettivamente a -60,8 °C (20 maggio 0200 UTC) e -58,9 °C (19 maggio 0200 UTC).