Il “Polo” del freddo siberiano si è lievemente spostato verso sud est, questa mattina, andando così ad interessare vaste zone della Mongolia, della Cina Nord Orientale, ma anche della Corea.
Su queste zone, sotto la spinta dei venti gelidi siberiani, le temperature hanno subito un calo di oltre 15°C in 24 ore.
Tutto questo grazie alla presenza di una robusta cella anticiclonica di 1060 hPa che si è portata sulla Mongolia meridionale (la pressione, ridotta al livello del mare, ha raggiunto una punta massima di 1062 hPa), permettendo un rovesciamento dell’aria freddissima siberiana sul suo lato orientale, in direzione sud ovest.
Se le temperature più basse si registrano ancora sulla Russia (punta minima di -51,6°C a Toko, tuttavia, sulla Cina Settentrionale, per la prima volta, sono stati raggiunti i -41,7°C a Tulihe, mentre numerose altre località hanno visto temperature comprese tra i -35° ed i -36°C, sulla zona nord orientale cinese.
Il freddo è sceso anche sulla Corea del Nord, dove la città di Changjin ha raggiunto un minimo di -24,3°C.
Tutto questo freddo prelude all’ennesima ondata di freddo sulle Isole Giapponesi, tuttavia, anche stavolta, il grosso dell’irruzione è in arrivo sulla fredda Isola settentrionale di Hokkaido, mentre le altre Isole dell’arcipelago, pur investite, ne resteranno ai margini.
Del resto, non è un caso se la celebre località sciistica di Sapporo, proprio sull’Isola di Hokkaido, è situata praticamente al livello del mare .
Il modello matematico GFS prevede la persistenza del freddo nei prossimi dieci giorni sulla Russia orientale, Cina settentrionale e Mongolia.
Su queste zone le anomalie termiche permangono tra i 15 ed i 20°C al di sotto della norma stagionale.