Un’ondata di freddo intensa quanto persistente ha continuato a insistere anche lunedì sullo Yukon, Canada nordoccidentale, in particolare interessando la città di Dawson. Nella mattina, la temperatura è scesa a quasi -42°C, mentre le minime di sabato e domenica erano state di -40,5° e -41°C. La media delle minime della prima decade di dicembre è sui -25°C. Nel periodo tra il 27 novembre e il 4 dicembre la media delle minime è stata 14°C più bassa di quella climatologica.
Lunedì il grande freddo ha allungato i suoi tentacoli alle grandi praterie del Canada meridionale. Nel sud del Saskatchewan, molte località hanno avuto minime intorno a -30°C. Regina, capoluogo della provincia, è scesa a -29°C, 15°C meno della media. Molto fredda anche Val Marie, dove si è registrata una minima di -34°C.
Il freddo intensissimo si è progressivamente portato verso gli USA. Mercoledì 7 dicembre valori veramente molto bassi sono stati registrati negli USA, in particolare tra il Montana e il Wyoming. La stazione aeroportuale del Parco di Yellowstone, nel Montana, a 2000 metri di quota, ha fatto registrare -41°C di minima. Notevoli anche i -33°C di Jackson Hole, nel Wyoming. Le minime di -5°C a Forth Worth e -4°C a Dallas, in Texas, sono ben indicative comunque di quanto il freddo si sia spinto a sud.
Chissà se gli argentini che hanno preso le ferie in questi giorni per andare a Mar del Plata, nota località balneare, si erano portati cappotti, guanti e sciarpe. La bella localita costiera ha raggiunto il suo record di dicembre il giorno 7 con appena 1°C. L’umidità al 100% ha permesso il raggiungimento del punto di rugiada, quindi i bei prati di Mar del Plata intorno alle 5 erano luccicanti di brina. La differenza di temperatura con altre località costiere è notevole, Mar del Plata è situata in una piccola baia dove vanno a “sbattere” i venti freddi provenienti da sud.
Martedì scorso, e nella notte su mercoledì, un fronte freddo ha favorito lo sviluppo di intensi temporali su parte del settore centrale del Sud America. Nel nord della Bolivia, San Borja ha registrato 132 mm di pioggia in 18 ore. Durante lo stesso intervallo di tempo, 112 mm registrati a San Joaquin.
Una forte “tropical wave” in movimento verso ovest sulla parte meridionale del Mar delle Filippine ha portato piogge molto intense sulle isole Caroline occidentali tra domenica notte e lunedì. Sull’isola di Palau, per esempio, sono caduti 206 mm a Koror, dei quali 196 mm in sole 24 ore.
Il ciclone tropicale 6B sta interessando le acque dell’Oceano Indiano Settentrionale, a est dell’India meridionale. Mercoledì mattina, esso era centrato sul Golfo del Bengala meridionale, circa 465 miglia a est-sudest di Chennai (Madras), in India, con venti sostenuti fino a 60 miglia orarie (che classificano il ciclone come “tropical storm”), spostandosi verso sudovest a 5 miglia orarie. Le previsioni indicavano un lento spostamento verso ovest-sudovest con minime modifiche nell’intensità della tempesta, almeno fino a venerdì mattina. Nella seconda parte di venerdì, o forse sabato, il ciclone potrebbe toccare terra tra l’estremo sudest dell’India e lo Sri Lanka. L’aggiornamento di giovedì mattina conferma la previsione. Fanoos, così è stata battezzata la tempesta, alle 6 GMT era accompagnata da venti sostenuti fino a 63 miglia orarie, si trovava ancora in mare aperto nel Golfo del Bengala meridionale e la sua traiettoria occidentale dovrebbe portarla a sfiorare il nord dello Sri Lanka nel pomeriggio di venerdì 9, per poi giungere nella notte sulle coste indiane a sud di Madras.
Forti venti freddi hanno investito il sudest della Groenlandia tra il pomeriggio di martedì e mercoledì. A Ikermiursuk venti sostenuti a 45 miglia orarie e oltre hanno soffiato per oltre 18 ore, fino a mercoledì mattina, ora locale. Nel momento di massima intensità della bufera, il vento ha raggiunto le 65 miglia orarie. La temperatura in questa fase ha variato tra -3° e 0°C.