E’ intenso il gelo in Scandinavia in questi giorni, in particolare nel nord di Svezia e Norvegia, mentre la Finlandia è interamente “congelata” da nord a sud. Mercoledì 16 febbraio, in Svezia settentrionale, -40,7°C a Nikkaluokta, -40,0°C a Naimakka, -39,8°C a Karesuando, -37,7°C a Nedre Soppero, -36,4°C a Vajmat, -36,3°C a Pajala, -35,7°C ad Alvsbyn. Nel Finnmark norvegese, Sihcajavri -39,4°C, Kautokeino -37,3°C, Karasjok -37,2°C. In Lapponia finlandese, Kilpisjarvi -38,3°C, Sodankyla -35,5°C, Hailuoto -34,8°C. In Finlandia, segnaliamo anche -34,6°C a Kajaani, nel centro del paese, e valori sotto i -30°C anche nella regione dei laghi (Jyvaskyla -32,1°C, Mikkeli -31,6°C, Ahtari -31,5°C, Savonlinna -30,9°C, massime inferiori ai -15°C), mentre Helsinki-Vantaa ha registrato estremi -24,6°/-12,8°C.
Martedì, nei settori settentrionali delle nazioni di Svezia e Norvegia il gelo era stato ancora più intenso. In Svezia, Naimakka -42,6°C, Nikkaluokta -41,9°C, Vajmat -41,8°C, Karesuando -41,5°C, Nedre Soppero -40,2°C, Vidsel -39,4°C. In Norvegia, Cuovddatmohkki -41,5°C, Karasjok -41,4°C, Kautokeino -40,1°C, Sihcajavri -38,7°C. Fra le temperature finlandesi di martedì, oltre ai -37,3° e -36,1°C delle lapponi Kevo e Kilpisjarvi, spiccano i -30,8°C di Tampere, terza città del paese, nel sud.
In Estonia, si sono raggiunti i -30°C martedì 15 febbraio, con -30,6°C a Jogeva, ma anche -28,6°C a Valga e Kuusiku, -28,4°C a Pjarnu, -28,3°C a Nigula, -27,7°C a Tartu e -25,8°C a Tallinn. Un po’ meno intenso il gelo mercoledì, con Jogeva -28,0°C, Valke-Maarja -25,0°C, Kuusiku -24,7°C. Ovunque ampiamente negative (nessuna stazione oltre i -7°C), sia martedì che mercoledì, le massime. Gran gelo anche negli altri Paesi Baltici. In Lettonia, martedì 15 febbraio, Zoseni -30,1°C, Daugavpils -29,9°C, Jelgava -29,6°C, Ainazi -26,7°C, Bauska -26,3°C, Riga -26,2°C. Mercoledì, Daugavpils -27,7°C, Jelgava -26,6°C, Rezekne -26,5°C, Riga -23,1°C. -9,4° e -7,3°C le medie delle minime di febbraio di Daugavpils e Riga. In Lituania, martedì Utena -26,3°C, Birzai -26,0°C, Vilnius -21,0°C. Mercoledì, Birzai -25,0°C, Utena -24,5°C, Vilnius -19,9°C. Sia in Lettonia che in Lituania lo 0°C è rimasto lontanissimo sia martedì che mercoledì. -8,4° e -7,6°C le medie delle minime di febbraio di Birzai e Vilnius.
Massime ovunque inferiori ai -5°C mercoledì in Bielorussia, altro paese investito in pieno dall’ondata di gelo, con le minime che solo nella parte più occidentale sono rimaste sopra i -15°C (Brest -14,5°C). Fra le più fredde segnaliamo: Dokshitsy -25,6°C, Polock -25,4°C, Lyntupy -25,3°C, Sarcovshina -25,2°C, Orsa e Verhnedvinsk -24,5°C, Berezino -24,2°C, Minsk -20,5°C. Più freddo ancora era stato il giorno precedente, con tutte le massime inferiori ai -9°C, Sarcovschina e Dokshitsy più fredde con -25,5° e -25,4°C, Minsk scesa a -21,0°C, con massima -10,4°C (-8,9°/-2,5°C le medie di febbraio).
Gran gelo anche in Ucraina, con Izium precipitata mercoledì a -26,8°C, ma molte le stazioni scese sotto i -20°C: Donets’k -22,1°C, Sarny -20,8°C, Sumy e Konotop -20,7°C, Zaporizhzhia -20,6°C, Luhans’k -20,1°C. -16,4°C la minima a Kiev, -10,4°C a Odessa, grande porto sul Mar Nero.
La tempesta tropicale Carlos ha provocato inondazioni sul “Top End” australiano (l’estremità settentrionale dei Territori del Nord). Carlos ha scaricato 565 mm di pioggia su Darwin, la capitale del Northern Territory australiano, nelle 56 ore antecedenti le 17.30 locali di mercoledì 16 febbraio. I 340 mm caduti in 24 ore, tra le 9 di martedì e la stessa ora di mercoledì, ora locale, hanno stabilito un nuovo record storico giornaliero delle precipitazioni. Il vecchio record era detenuto dal 3 gennaio 1997, con 290 mm. Le piogge torrenziali hanno inondato case e strade a Darwin e nelle zone limitrofe. Diverse persone hanno dovuto essere soccorse nelle loro auto rimaste bloccate nelle strade allagate. Martedì, la raffica di vento più forte a Darwin ha raggiunto i 98 km/h. Il vento ha fatto cadere diversi alberi e linee elettriche, un uomo è stato ferito da un albero caduto. Carlos si muove molto lentamente verso sudovest, nei prossimi giorni è previsto che porti ancora piogge intense, anche alluvionali, spostandosi più o meno lungo la linea di costa tra Darwin e il confine con l’Australia Occidentale.
Mentre Carlos continua a creare problemi nei Territori del Nord, un’altra tempesta, battezzata Dianne, si è formata al largo del nordovest dell’Australia Occidentale, e costituisce una potenziale minaccia per la parte più occidentale dello stato. Alle 12 GMTdi mercoledì 16 febbraio, Dianne era centrata a18,9°S 111,2°E, circa 500 km a nordovest di Learmonth, accompagnata da venti sostenuti fino a quasi 75 km/h. Dianne è prevista in rapida intensificazione, con raggiungimento dello status di ciclone di categoria 1 già intorno alle 0 GMT di venerdì 18 (sabato potrebbe diventare un “categoria 2”), e in spostamento verso sud. Il centro della tempesta dovrebbe rimanere in mare aperto ma le bande nuvolose che ruotano intorno ad esso potrebbero portate piogge intense e localmente alluvionali verso la fine della settimana sulle regioni più occidentali dell’Australia (Exmouth, Carnarvon etc.).
Forti piogge, anche temporalesche, in Libano mercoledì 16 febbraio. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 47 mm a Beirut, 27 a Houche-al-Oumara. In quest’ultima, situata a 920 m nella Bekaa, la precipitazione è stata interamente piovosa (estremi 4,9°/8,9°C), la quota neve nel paese è rimasta alta tra i 1500 e i 1800 metri. La perturbazione è giunta dopo una giornata molto calda, martedì all’aeroporto di Beirut si sono avuti estremi 13,2°/20,9°C, circa 3,5°C sopra media.
Abbiamo scritto nei giorni scorsi del maltempo in Pakistan e nord dell’India. La medesima perturbazione precedentemente, quindi tra giovedì e sabato scorsi, ha portato intense nevicate, che hanno causato gravi disagi e danni, in varie province dell’Afghanistan, con almeno 14 morti nelle province centrali di Daikundi e Ghazni. La neve ha causato anche nelle due province la distruzione di decine di case costringendo le famiglie a cercare riparo in alloggi di fortuna. Dopo 48 ore di lavoro, le squadre di soccorso sono riuscite a ripristinare la circolazione sul passo di Salang, il principale collegamento della provincia di Kabul con il nord afghano. Nella difficile emergenza, causata oltre che dalla neve da un gran numero di valanghe, due tecnici ed un civile sono rimasti feriti.
In Siberia, -58,1°C a Ojmjakon, il “polo del freddo” della Jacuzia, martedì 15 febbraio. Mercoledì, la minima è risalita a -53,9°C, mentre Kjusjur e Omolon si sono fermate a -52,0°C.
Martedì 15 febbraio le temperature massime sono ulteriormente salite negli stati delle “Grandi Pianure” americane, raggiungendo livelli molto elevati, in qualche caso quasi da record, in Nebraska, Wyoming, South Dakota, Nebraska, Colorado, Kansas, Oklahoma e Texas. Tra mercoledì e venerdì l’onda calda è prevista in intensificazione e in spostamento verso est. Tornando a martedì, i 19,4°C raggiunti a Rapid City (South Dakota) hanno stracciato il precedente record del 15 febbraio (16,7°C nel 1916), collocandosi 16°C sopra la media delle massime di febbraio. Qualche altra massima notevole, confrontata tra parentesi con la media di febbraio: Sheridan 17,2°C (3,5°), Denver 18,3°C (8,1°C), North Platte 19,4°C (4,9°), Valentine 18,9°C (3,2°), Pueblo 19,4°C (10,4°), Goodland 20,0°C (7,4°), Dodge City 20,6°C (8,5°), Amarillo 22,8°C (11,6°), Oklahoma City 23,3°C (11,2°), Wichita Falls 27,2°C (14,0°), Abilene 27,2°C (15,4°), Midland 28,3°C (16,4°), San Angelo 29,4°C (16,7°).
Ancora maltempo in Madagascar, interessato in questi ultimi giorni dal transito lungo le coste ovest dell’ex ciclone Bingiza,ora declassata a tropical storm e ancora centrata, alle 18 GMT di mercoledì 16 febbraio, a 19,7°S 44,0°E, a pochi chilometri dalla costa, nel settore centrale del paese. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 62 mm di pioggia ad Antananarivo, 58 a Farafangana, 49 a Fianarantsoa. Nelle 24 ore precedenti, Majunga 92 mm, Atsohihy 81, Diego-Suarez 45.
Sempre nell’Oceano Indiano meridionale, tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, da segnalare anche i 99 mm all’aeroporto Hahaya, nelle Comore, dopo i 102 mm delle 24 ore precedenti. Il totale delle ultime 96 ore è di 314 mm.