L’aria fredda che sta per raggiungere il Mediterraneo, nel suo passaggio sulle Isole Britanniche, ha dato luogo a un tempo estremamente variabile, con schiarite alternate a improvvisi addensamenti, spesso forieri di spettacolari rovesci nevosi, lunedì 3 marzo. La neve ha fatto la sua comparsa anche in luoghi notoriamente miti, come Valentia, nell’Irlanda sudoccidentale. Belfast, in Irlanda del Nord, ha registrato una massima di 4,5°C, mentre la media delle massime di marzo è 8,8°C. A Glasgow, in Scozia, massima 3,7°C, contro una media di 8,7°C.
Gran caldo lunedì 3 marzo nella Spagna meridionale. Queste alcune temperature massime: Murcia 26,6°C, Cordoba e Siviglia 25,1°C, Jerez 24,9°C, Alicante 24,7°C.
Tra domenica e lunedì vi è stato un potente blizzard sulla costa atlantica del Labrador meridionale, nella provincia canadese di Terranova. A Cartwright, sono caduti oltre 40 cm di neve fresca, con venti sostenuti a quasi 95 km/h, con raffiche a 120 km/h. Per molte ore la visibilità si è ridotta a zero, con il vento che sollevava la neve, facendola turbinare nell’aria.
Lunedì è iniziato con freddo molto intenso nel nord del Saskatchewan, sempre in Canada. A Key Lake, il termometro è sceso a -47,2°C, 25°C in meno rispetto alla media del periodo.
Sulla calotta ghiacciata della Groenlandia, la temperatura è precipitata fino a -59,3°C lunedì mattina a Summit, la stazione di ricerca a 3202 metri di quota.
Piogge molto intense hanno investito parte della Bolivia nel weekend e lunedì. A San Ignacio de Moxos sono stati registrati 241 mm di pioggia tra la mattina di venerdì e quella di lunedì.
Lunedì, una tempesta di sabbia ha interessato l’Iraq occidentale. Presso il confine con la Siria, raffiche di vento a oltre 65 km/h hanno saturato l’aria di sabbia e polvere, riducendo la visibilità a zero ad Al Qaim. Visibilità inferiore a 400 metri ad Al Asad
Ofelia, in bilico tra lo status di tropical storm e quello di ciclone di categoria 1, si continua a muovere sulle acque dell’Oceano Indiano meridionale, al largo dell’Australia Occidentale. Lunedì alle 18 GMT era centrata a 16,8°S 115,8°E, circa 300 miglia a nordovest di Port Hedland, accompagnata da venti sostenuti a oltre 100 km/h. La tempesta, in quel momento tropical storm, si muoveva verso ovest-sudovest a 14 km/h. Le previsioni indicano uno spostamento verso sudovest, sempre in mare aperto, con iniziale lieve rinforzo (e passaggio allo status di ciclone di categoria 1 martedì), seguito da nuovo indebolimento.